L’esigenza di interpretare i bisogni delle comunità locali, stazionarie e migranti, richiede una idea di democratizzazione che dia corso ad un rapporto nuovo tra istituzioni nazionali ed esigenze sociali e territoriali.
Il volere del popolo sovrano, che non trova pieno compimento nella mediazione della rappresentanza partitica, può esprimersi efficacemente solo se si rendono agibili spazi reali di cooperazione per il contributo dei cittadini alla vita pubblica.
La democrazia rappresentativa, che prende decisioni che invadono le città, senza ascolto né condivisione, va ripensata sotto forma di democrazia partecipata, che esalta i territori dando voce alle comunità: territori che si configurano come soggetti autonomi e che attraverso l’autogoverno regolano la convivenza sociale.
Per estensione, dunque, il significato stesso di democrazia come potere del popolo (dal greco démos-kràtos) evolve in democrazia come potere dei territori (dal greco démo-kràtos) e il governo centrale in governo delle autonomie.
In questo contesto, Napoli, con la sua storia e cultura millenarie, concepita fin dalle origini come città-stato, è idea di nuova speranza e convivenza sociale che coinvolge il popolo nel sogno possibile del cambiamento praticato.
Napoli Autonoma è espressione di un pensiero diverso di società, economia, partecipazione e protagonismo collettivo che ricusa imposizioni verticistiche, difende il diritto all'autodeterminazione e si contrappone al localismo egoistico e chiuso in sé stesso.
E’ ascolto e voce della lotta alle iniquità sociali, alle disparità economiche e alle discriminazioni territoriali.
Napoli Autonoma tiene insieme futuro e fiducia come viandanti di uno stesso percorso di riscatto. Nella fiducia in noi stessi alberga la politica intesa nel suo senso originario e più alto di governo della polis. Nel futuro da costruire trovano cittadinanza tutte le proposte necessarie a capovolgere il pensiero dominante che ingabbia una delle Capitali del Mediterraneo nei confini ideali di uno stato nazionale.
Napoli Autonoma è nuovo umanesimo che ripensa il mondo e la modernità: identità e comunità, inclusione sociale e confronto.
Napoli Autonoma è un nuovo modello di città.
Un modello che, distaccandosi dalla concezione tradizionale di ente di prossimità come estensione di governo autoritario, valorizza particolarità e potenzialità locali e promuove il patrimonio di valori e di cultura che Napoli e la sua comunità di cittadini rappresentano nel mondo.
Un modello che si determina attraverso una forma di governo autonomo e partecipato che favorisce lo sviluppo secondo linee connesse alle caratteristiche urbanistiche e sociologiche del territorio. Una vera e propria autodeterminazione dal basso che consente la creazione di un “laboratorio politico guida” per un nuovo modo di governare la cosa pubblica in cui le azioni amministrative sono applicazione diretta dei principi fondamentali della Costituzione Repubblicana.
Autonomia responsabile che si basa su alcuni elementi fondamentali:
efficientamento della macchina amministrativa;
recupero diretto e non assistito delle risorse;
sviluppo di una economia virtuosa finalizzata a migliorare la vivibilità del territorio e quindi la qualità e l’offerta complessiva dei servizi;
sviluppo delle funzioni urbane e di pianificazione territoriale;
valorizzazione delle eccellenze, dei giovani, delle periferie;
tutela e promozione del patrimonio artistico e paesaggistico, dei musei, delle biblioteche e dei beni comuni, con particolare riferimento alle risorse idriche e alla difesa del suolo;
organizzazione del ciclo di gestione dei rifiuti e dei servizi di igiene urbana; sicurezza urbana, potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità.
Napoli Autonoma rispetta ed attua la Costituzione.
Le scelte del governo cittadino sono costituzionalmente orientate. La politica di riconoscimento della dignità della persona umana e dell’affermazione dell’autonomia locale, viene portata avanti in maniera decisa e determinata.
In particolare a Napoli Autonoma si dà corso attuativo a:
l’art. 3 Cost. per rimuovere gli ostacoli di ordine politico, sociale ed economico, garantire il diritto all'uguaglianza dei cittadini e il pieno sviluppo della persona umana;
l’art. 5 Cost. per il diritto dei suoi cittadini alla partecipazione diretta alle scelte che riguardano il proprio territorio, la propria comunità e le modalità del decentramento amministrativo;
l’art. 114Cost. per il diritto all’autonomia dei Comuni secondo propri statuti, poteri e funzioni;
l'art. 119 Cost. per il diritto all'autonomia finanziaria di entrata e di spesa, attraverso l'applicazione di tributi ed entrate propri, secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario.
Napoli Autonoma è città accogliente.
Terza città d’Italia, capoluogo del Mezzogiorno, Napoli è una delle Capitali del Mediterraneo per storia, cultura, tradizioni, collocazione geografica. Centro di accoglienza di usi, costumi e tradizioni che costituiscono parte della sua immensa ricchezza, materiale ed immateriale.
Questo ruolo è riconosciuto e rafforzato attraverso il potenziamento e la messa in rete delle porte di accesso alla città (porto, stazione, aeroporto). L’amministrazione autonoma cittadina collabora con i principali vettori nella definizione delle rotte aeree e marittime nazionali e internazionali per rendere Napoli, città-mondo, punto di arrivo di uomini e merci.
Le politiche di accoglienza rendono chi arriva in città parte integrante del processo di crescita economica e progresso sociale. Tutti, residenti, immigrati e semplici turisti, devono sentirsi parte di un insieme che concorre allo sviluppo della città.
Napoli Città Autonoma è sede naturale di conferenze degli Stati del Mediterraneo e propone buone pratiche di apertura e inclusione sociale, anche allo scopo di promuovere processi di pace tra i popoli, di cui la città è e sarà sempre città rifugio.
Napoli Autonoma è città di autogoverno.
Attraverso le opportunità offerte dalla Costituzione e nell’ambito del processo di integrazione europea, è costituita un’amministrazione autonoma che determina dal basso la volontà generale, che consente di gestire, nel rispetto del principio di sussidiarietà e in forme rispondenti alle caratteristiche e alle tradizioni della sua storia, ciò che riguarda il territorio.
Non sono consentite imposizioni esterne sui temi di interesse cittadino, ma viene fatta valere, attraverso forme democratiche, partecipate e non violente, la volontà popolare.
Napoli Città Autonoma è parte integrante e decisiva delle scelte che la riguardano e non consente usi diversi delle risorse necessarie a garantire i servizi essenziali.
Napoli Autonoma è città di democrazia partecipata.
Sono promosse tutte le forme attraverso cui è possibile consentire la partecipazione diretta degli abitanti alla vita pubblica. Comitati civici e di quartiere, assemblee pubbliche, incontri cittadini sono alcuni tra gli strumenti che Napoli Città Autonoma utilizza per coordinare e indirizzare i processi amministrativi.
In particolare sono istituiti e attuati referendum consultivi relativi alle decisioni che la città assume su temi rilevanti di interesse generale.
I cittadini costituiscono parte integrante del governo della città attraverso strumenti capaci di dare forza al loro agire autonomo, alla volontà di essere soggetti attivi e di partecipare al bene comune mediante la cura, la manutenzione e la progettazione di spazi pubblici e di servizi collettivi.
Napoli Autonoma promuove e valorizza l’identità dell'Italia meridionale recuperando le verità della ricostruzione storica preunitaria e rafforza il ruolo politico ed economico del Mezzogiorno anche attraverso una rete di coordinamento tra Regioni e Città Metropolitane.
E' sede naturale di una Conferenza degli Stati Generali del Sud in grado di coinvolgere tutte le categorie di soggetti portatori di interesse: dagli intellettuali, ai religiosi delle singole confessioni, dagli imprenditori, ai professionisti, agli agricoltori, dagli studenti ai lavoratori.
Napoli si pone come guida nello sviluppo del Meridione attraverso la sua funzione di capitale morale del Sud e afferma il diritto ad ospitare sedi di aziende a partecipazione statale dei settori produttivi e dei servizi, con particolare riferimento a quelle attive sul territorio del Mezzogiorno.
Napoli Città Autonoma reclama il suo ruolo di centro di progettazione e l'assegnazione di fondi europei per indirizzare correttamente le linee d'azione comunitarie per lo sviluppo locale.
Napoli Autonoma valorizza la propria tradizione e la propria storia.
L’idioma napoletano è espressione dell'identità cittadina. Ne viene incoraggiato lo studio così come è incoraggiata la conoscenza della tradizione letteraria e la diffusione della cultura materiale e dei saperi partenopei.
Attraverso strumenti come la toponomastica, Napoli Autonoma ricorda gli eroi del Mezzogiorno dimenticati dalla storiografia ufficiale.
Strategiche sono le arti, i mestieri, le vocazioni tradizionali delle strade e delle piazze della città.
Sono tutelati e promossi: l'artigianato, la musica, la canzone e il teatro napoletani, l'enogastronomia e i prodotti made in Naples.
Sono tutelate le eccellenze locali, anche attraverso il sostegno al loro riconoscimento da parte dei massimi organismi internazionali, come accaduto per l'arte del Pizzaiuolo Napoletano diventata patrimonio immateriale dell'Umanità UNESCO.
Napoli Autonoma è città dei giovani. I giovani possono scegliere se partire o restare, ma Napoli è sempre casa per chi vorrà tornare.
Napoli Città Autonoma attraverso la collaborazione con università, istituti scolastici e centri di cultura favorisce la formazione di una classe dirigente locale.
Sono strategiche le scuole, presidi di cittadinanza e di cultura, i centri di formazione e di trasferimento tecnologico; sono centrali gli incubatori per nuove imprese e le iniziative imprenditoriali capaci di generare conoscenza, agevolare il progresso e lo sviluppo sostenibile della società, migliorando la qualità della vita della comunità.
E' favorito l'impiego dei giovani nelle cooperative e associazioni che prestano servizi connessi al sociale, al turismo, all’agricoltura e al ciclo integrato dei rifiuti.
Napoli Città Autonoma rivendica per i giovani che vi nascono e vi risiedono il diritto a sognare e costruire qui il proprio futuro.
Lo sviluppo di Napoli Autonoma passa attraverso la rivitalizzazione delle sue periferie. La periferia ed i margini urbani sono le nuove centralità.
Cogliendo le opportunità offerte dalle norme e dalle linee di finanziamento nazionali ed europee, sono individuate aree da destinare alla nascita di nuove imprese con la creazione di nuovi posti di lavoro.
Napoli Autonoma propone la costituzione ed il rafforzamento di nuove centralità attraverso gli strumenti dell’urbanistica.
Nella periferia trova piena realizzazione la progettazione urbana e sociale di interi quartieri dedicati ad aree residenziali, attività economiche, sport e tempo libero.
Al pari di quanto avviene nelle altre capitali europee ciò la rende luogo naturale di lavoro, incontro e aggregazione, lasciando al centro storico cittadino le tradizionali vocazioni culturali, di identità e capitale umano. Il processo di trasformazione delle periferie in nuove centralità adottato da Napoli Autonoma, dunque, è un modello di riconversione urbana che estende i confini ideali della città all'intera area metropolitana.
Napoli Autonoma è sostenibile e libera aree a verde.
Il territorio comunale è rigorosamente tutelato: Napoli è l’unica grande città italiana che nel suo Piano Regolatore Generale non prevede consumo di suolo. Il territorio di Napoli Autonoma, costituito da verde per i 3/5 della sua estensione, attingendo alla sua area metropolitana, destina ampie superfici alla tutela e alla valorizzazione di prodotti tipici e di risorse energetiche.
Allo stesso modo parte delle aree industriali dismesse sono riconvertite in orti sociali.
Negli appalti pubblici di fornitura di alimenti sono preferiti i prodotti locali, tipici e a chilometro zero.
Gli agricoltori sono parte integrante dei processi di valorizzazione delle tradizioni alimentari locali e delle produzioni di qualità e la loro attività è funzionale alla manutenzione del territorio e alla salvaguardia dell’assetto idrogeologico.
Le aree agricole prossime al centro urbano sono rivitalizzate attraverso la realizzazione e l’incentivazione di percorsi che favoriscono la conoscenza diffusa della bellezza dei paesaggi e della varietà delle produzioni agroalimentari e attraverso l'incentivazione della ricezione e della ospitalità turistica.
Napoli Autonoma è città dell'avvenire.
Da sempre Napoli anticipa fermenti culturali e idee che si affermano in altre città. Nella storia, si è liberata da sola della dominazione nazista, ha sperimentato un’amministrazione senza partiti e ha attuato per prima il referendum sull’acqua pubblica.
E' all’avanguardia nel settore aerospaziale, dei nuovi materiali e delle biotecnologie.
Napoli Città Autonoma incoraggiala sperimentazione in tutti i settori. Dalle nuove arti, alla tecnologia, a nuove forme di trasporto su gomma e su ferro, illuminazione, approvvigionamento energetico.
Il porto è aperto alla città. Il mare è risorsa e bene comune attraverso spiagge pubbliche e grazie ad un’area waterfront che lo percorre da Pietrarsa fino a Bagnoli.
Il turismo è ricchezza che va equamente distribuita, scongiurando la gentrificazione del centro storico e creando servizi che migliorino accoglienza e ricettività.
Gli istituti di cultura, i musei e il patrimonio architettonico, religioso, storico e archeologico di Napoli sono riserva di valore sociale, culturale ed economico.
Sono promossi eventi internazionali, festival artistici e musicali, appuntamenti culturali e sportivi.
Napoli Città Autonoma guida, non subisce, progresso, sviluppo e cambiamento: è l’unica città millenaria ad essere proiettata nel futuro.
Democrazia; orgoglio di appartenenza; identità e cultura millenaria; libertà e comunione di diversità; riscatto del Mezzogiorno; bambino, donna, immigrato, cittadino, turista; giustizia sociale; ripudio di corruzione e mafie; protagonista del proprio futuro;
la città in cui chi nasce o arriva può crescere, lavorare e vivere.