Complesso
della SS. Annunziata
Il complesso della SS. Annunziata, le cui origini
risalgono al 1343 è in parte di proprietà del Comune di Napoli e in parte
dell’ASL. L’attuale chiesa è il risultato delle modifiche e delle
stratificazioni subite nel corso del tempo dall’originario edificio angioino
modificato nel corso del 1500 e poi in gran parte ricostruito a seguito del
grande incendio del 1757 su progetto di Luigi Vanvitelli. La chiesa, a croce
latina e navata unica, è considerata tra le più belle opere di Vanvitelli il
quale pose particolare attenzione al progetto della maestosa cupola che,
impostata su un altissimo tamburo dotato di otto finestroni, raggiunge
l’altezza di 67 metri. Tale progetto, osteggiato per motivi economici, fu
strenuamente difeso da Vanvitelli che voleva che, entrando in chiesa, fosse
immediatamente percepibile una forte luce proveniente dall’alto, metafora
dell’illuminazione divina. Con la seconda guerra mondiale la chiesa fu colpita
da bombardamenti ed in particolare la cupola subì danni dei quali ha continuato
risentire nonostante i complicati interventi di restauro del periodo post
bellico. In tempi più recenti, tra il 1998 e il 2011, la Soprintendenza per i
BB.AA.AA. ha curato interventi di restauro di alcune porzioni del complesso
monumentale. Nessun intervento di restauro era stato, invece, realizzato, fin
dall’epoca post bellica, in corrispondenza del tamburo che a momento dei lavori
si presentava in pessimo stato di conservazione con l’apparato decorativo in
buona parte andato perduto e con le grandi finestre in pessime condizioni.
Gli
interventi di consolidamento e di restauro di recente conclusi, pertanto, hanno
riguardato, oltre che l’impermeabilizzazione della cupola, soprattutto il
tamburo.
A seguito del rinvenimento della rottura delle cerchiature metalliche
è stato realizzato un consolidamento mediante una nuova cerchiatura con tessuto
di acciaio galvanizzato su matrice inorganica a base calce, per poi procedere
alla ricostruzione della muratura di tufo lesionata con tecnica di cuci e
scuci. Un importante intervento di restauro ha riguardato le otto grandi
finestre che pur mantenendo gli elementi originali hanno visto la sostituzione
di tutti i vetri, collocati con un nuovo sistema di fissaggio, nonché l’irrigidimento
della struttura in maniera da essere finalmente in grado di resistere senza
danni agli eventi atmosferici sempre più violenti. Il restauro dell’apparato
decorativo e degli intonaci è stato realizzato in maniera da offrire nuova
protezione alle murature e da presentarsi alla vista quale insieme organico pur
avendo posto particolare attenzione alla distinguibilità a distanza
ravvicinata, delle parti ricostruite rispetto alle originali.
Il restauro della chiesa
dell’Annunziata si inserisce in un più vasto programma di interventi mirato a
riqualificare l’ambito urbano in cui è inserito e a rendere il cortile
principale una piazza interna dalla quale accedere alle parti più significative
del complesso costituito dal Succorpo vanvitelliano, i locali della “Ruota”,
l’archivio degli “Esposti”, la biblioteca medica e il Salone dei Procuratori –
detto anche Salone delle colonne.
Stato dell’intervento |
LAVORI IN CORSO – SAL 98% - Ultimazione prevista: febbraio 2024 |
Proprietà |
Comune di Napoli - ASL |
Fruibilità |
Fruibile |
Progetto definitivo |
Comune di Napoli - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli - Direzione Regionale MIC Musei Campania |
Aggiudicatario dei lavori |
RTI Coges S.r.l. (capogruppo) – Il Laboratorio S.r.l. |
Direzione dei lavori |
Comune di Napoli |
Collaudo |
Comune di Napoli - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli |
Importo iniziale finanziamento POR Campania FESR |
€ 1.000.000,00 |
Importo finanziamento al netto del ribasso gara lavori |
€ 945.145,65 |
Importo speso e rendicontato POR Campania FESR |
€ 814.681,66 |
Spesa totale sostenuta |
€ 903.796,44 (aggiornamento al 15/11/2023) |
Note |
Transitato su PSC della Regione Campania - FSC 2014/2020 |
Altro finanziamento |
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