Insula del Duomo – area archeologica
L’area messa in luce nell’insula
del Duomo di Napoli, al di sotto della Basilica di S. Restituta, del
Battistero di S. Giovanni in Fonte e del cortile della Curia, si estende su
una superficie di circa 900 mq. dove si sviluppano murature di epoca greca,
un tracciato viario di età ellenistico-repubblicana, ambienti pertinenti
almeno a due complessi di epoca romana, una strada basolata, un grande
edificio mosaicato risalente al periodo compreso tra IV e VI sec. d.C. e
strutture associate alle fasi edilizie medievali e post-medievali. Le
esplorazioni più compiute, che hanno interessato in passato l’area, sono
quelle condotte tra il 1969 e il 1973 durante i lavori eseguiti dal
Provveditorato OO.PP. della Campania, con progetto e direzione dei lavori del
prof. Roberto di Stefano.
Esse hanno avuto origine dalla necessità di
consolidare le strutture fondali della Basilica di Santa Restituta e di
risolvere i problemi di umidità, ma l’interesse dei resti portati alla luce
indusse a estendere l’area di intervento. Attraverso opere di restauro delle
strutture antiche, di consolidamenti dei limiti dell’area esplorata, di
creazione di una copertura con struttura metallica nei settori sottostanti al
cortile, di aperture di varchi per collegare settori distinti del complesso,
è stata creata un’area archeologica sotterranea con accesso dalla Basilica.
Il sito è stato aperto al pubblico fino all’inizio degli anni 2000, momento
in cui, a causa di evidenti e improcrastinabili necessità di adeguamento e di
manutenzione straordinaria, è stato definitivamente chiuso alla visita.
Obiettivo del progetto è la
sistemazione di parte del sito ai fini della pubblica fruizione, attraverso
un insieme organico di interventi finalizzati al miglioramento
dell’accessibilità, alla messa in sicurezza, all’adeguamento funzionale e
impiantistico dell’area, al restauro delle strutture e dei manufatti
presenti, oggi parzialmente nascosti dai depositi e dal degrado.
È inoltre
previsto l’ampliamento dell’esplorazione del sito attraverso l’esecuzione di
saggi di scavo che possano far emergere nuovi elementi di conoscenza, a
integrazione degli scavi già eseguiti.
In particolare l’intervento prevede un nuovo sistema
di accesso all’area archeologica, attraverso la realizzazione di una scala e
di un ingresso coperto dal cortile della Curia in corrispondenza della strada
basolata; il rifacimento del percorso di visita e la sostituzione della
passerella attualmente presente con una nuova struttura in acciaio; la
realizzazione di una copertura della scala di uscita nel cortile
dell’Archivio, per evitare infiltrazioni d’acqua all’interno dell’area
ipogea; interventi strutturali sul solaio di copertura; il rifacimento del
sistema di smaltimento delle acque meteoriche provenienti sia dal cortile che
da una parte dei tetti; l’impermeabilizzazione e la pavimentazione del
cortile; la realizzazione di un nuove dotazioni impiantistiche e il restauro
di pavimenti musivi e lapidei, di massetti e strati di preparazione, di
intonaci e di dipinti murari.
Stato dell’intervento |
PROGETTAZIONE ESECUTIVA |
Proprietà |
Arcidiocesi di Napoli |
Fruibilità |
Inagibile |
Progetto preliminare |
Ente Parco Archeologico di Pompei |
Progetto definitivo |
RTP arch. T. Tauro (capogruppo), ing. N. M. Magliulo, La Fabbrica del restauro di Crocco Marzia, dott. geol. L. Amato, arch. M. De Iorio, geom. V. Imperatore |
Progetto esecutivo |
RTP arch. G. Tarasco (capogruppo), ing. P. Spiezia, arch. A. Viola, impresa individuale Africano Emiliano, dott.ssa V. Santoro, dott.ssa geol. M. Langella, arch. D. Leogrande |
Importo iniziale finanziamento POR Campania FESR |
€ 1.500.000,00 |
Importo speso e rendicontato POR Campania FESR |
€ 49.344,50 |
Documentazione