Complesso di San Lorenzo Maggiore – area
archeologica
Il complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore occupa un grande isolato
dell’impianto urbano delimitato a nord da via Tribunali, a sud da via San
Biagio dei Librai, ad ovest da San Gregorio Armeno e ad est da vico Maiorani.
Nel sottosuolo di tale complesso si estende la principale area archeologica
della città, che ricalca parte del foro di età romana e della precedente agorà,
i cui primi scavi sono documentati a partire del 1954 in occasione di
interventi di restauro della chiesa. Tali scavi sono poi proseguiti negli anni
‘70/80 fino all’apertura nel 1993 del primo nucleo dell’area archeologica
affidato in gestione all’Ordine dei Frati minori Conventuali. Un ulteriore
intervento, ultimato nel 2008, è stato realizzato dalla Soprintendenza
archeologica ampliando l’area di scavo e realizzando un percorso di visita
unitario.
La lunga storia di indagini, restauri e scavi non può però definirsi
esaurita a causa della rilevante dimensione dell’area e delle complesse
problematiche di tutela e valorizzazione connesse ad un sito archeologico tanto
articolato e per lo più sviluppato al di sotto delle moderne costruzioni.
L’attuale progetto si propone, pertanto, di ampliare il percorso di visita sul
versante nord occidentale in diretta continuazione con la parte già valorizzata,
nella quale sono visibili le strutture dell’antico mercato, estendendo lo scavo
archeologico ad ulteriori due ambienti. A seguito dello scavo degli ulteriori
due ambienti, ricalcando l’antico sistema degli accessi, sarà possibile,
invece, raggiungere la quota superiore uscendo dall’area archeologica nel
braccio occidentale del chiostro.
Il progetto elaborato per consentire la
realizzazione dello scavo archeologico ha previsto: interventi di riparazione e
rinforzo degli elementi strutturali esistenti, una nuova scala con struttura in
acciaio con fondazione a secco mediante zavorre in ghisa da collocare in
contenitori di acciaio zincato come ancoraggio della struttura, interventi di
restauro di intonaci, pitture e mosaici che saranno eventualmente rinvenuti. Il
progetto prevede, inoltre, l’estensione degli impianti alla nuova area, la
compartimentazione ambientale utile all’isolamento climatico delle diverse aree
dell’edificio e l’impermeabilizzazione della superficie sottostante l’attuale
pavimentazione del chiostro.
Sono,
inoltre, previsti interventi di restauro e di conservazione di alcune parti già
comprese nell’area aperta alla visita quali la tholos e la vasca di età
ellenistica che, nel corso del tempo, hanno subito massicci attacchi biologici.
Stato dell’intervento |
PROGETTAZIONE ESECUTIVA |
Proprietà |
Ministero della Cultura |
Fruibilità |
Aperto al pubblico |
Progetto preliminare |
Ente Parco Archeologico di Pompei |
Progetto esecutivo |
RTP ing. Michele Candela (capogruppo), ing. Alfredo Galasso, geom. Gerardo Antoniello, arch. Giuseppe Morganti, arch. Paola Brunori, dott. archeologo Luca Borsa, I&T S.r.l., geol. dott. Federico, Corsale & Amitrano restauro e architettura, ing. Alfredo Galasso, arch. Cristiana Tarantino |
Importo iniziale finanziamento POR Campania FESR |
€ 1.000.000,00 |
Importo speso e rendicontato POR Campania FESR |
- |
Documentazione
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80133 Napoli
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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