Ricci, Renato Caccioppoli, Luigi Cosenza, Luigi Compagnone, Alberto Moravia, Eduardo De Filippo), di familiari (la moglie Litza, i figli Marco e Lucia, la nipote Libara), di musicisti (Salvatore Accardo, Lorin Maazel, Franco Petracchi, Angelo Gaudino, Janos Acs) o di persone incontrate per caso, di cui Valenzi ha saputo cogliere emozioni e tratti caratteriali, attraverso gesti, pose, intensità che ha tradotto con un segno asciutto e rapido. La foga ritrattistica, che instancabilmente ha animato la sua produzione artistica tra anni Trenta e Ottanta del ‘900, parallelamente e a volte più della stessa pittura, trova un suo significativo corrispettivo in altra parte del repertorio grafico, costituito da bozzetti e studi per serie pittoriche (Le due Rivoluzioni: Parigi 1789-Napoli 1799), per scenografie teatrali (Socrate immaginario, 1986; Uomo e galantuomo, 1991; L’astrologo, 1998), paesaggi e vedute (Massalubrense, Scario, Stromboli, le isole del Golfo di Napoli, Baku, Pointe-à- Pitre, il Nilo, Strasburgo).