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Presentazione del libro "Sindrome di Caravaggio" di Alessandro Giardino
13 aprile 2022 ore 18:00, PAN | Palazzo Arti Napoli
Alessandro Giardino è professore associato presso il
Dipartimento di World Languages, Culturesl & Media della Saint Lawrence
University, N. Y. Vive tra Napoli, New York, Montreal.
L’11 aprile, alle 18.00, sarà al PAN per presentare il suo ultimo libro.
Leyla insegna Storia dell’Arte del Rinascimento alla Saint Luke
University, una prestigiosa università americana situata al confine col Canada.
E' una donna indipendente e volitiva, eppure affetta da una strana sindrome,
finché Michael, uno studente, si insinua subdolamente nella sua vita
innamorandosi del suo compagno...
A legarli nel presente come in una loro esistenza passata,
Tommaso Campanella – filosofo tardorinascimentale, astrologo e mago
rivoluzionario – le cui prigioni e fughe si intrecciano alle vicende dei due
protagonisti contemporanei, nonché ai loro traslochi tra New York, Napoli e Parigi.
Suggella questa conversazione a tre voci il quadro di Caravaggio
delle “Sette opere di Misericordia“, cassa di risonanza delle esperienze di
abbandono ed emancipazione vissute da Michael e Leyla, ma anche tela
segretamente ispirata alla lezione eretica di Campanella.
Nei suoi primi mesi a
Napoli aveva gironzolato come un animale randagio, catapultandosi sulle
principali attrazioni turistiche. Ciononostante, durante l’estate trascorsa tra
Capri e Ischia, si era riproposto di utilizzare l’autunno per penetrare, seppur
gradualmente, nel corpo vivo della città, scoprendone ogni angolo, visitandone
ogni chiesa, anche quelle dimesse e dimenticate, anche quelle chiuse e di cui –
era certo – avrebbe trovato le chiavi e i custodi segreti. Aveva insomma deciso
di adottare Napoli. «Peccato» si ammonì divertito «che Napoli non lo sappia
ancora». Aveva capito che la sua condizione di straniero gli permetteva una
libertà di manovra straordinaria, e tuttavia voleva che i suoi giri avessero un
senso, che lo facessero entrare in contatto con quella che era stata la Napoli
di Tommaso Campanella e Caravaggio. Aveva bisogno di stabilire un centro, un
criterio di lettura urbanistica. Dopo qualche ricerca, stabilì di partire
dall’incrocio tra via Nilo e via Benedetto Croce, lì dove giganteggiava
negletta e incompresa la statua del Nilo, il cosiddetto «Corpo di Napoli». Dove
lo avrebbe condotto questo cammino, però, non gli era dato sapere…
In collaborazione con il Comune di Napoli.