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Napoli e l’Europa
Infografiche sui fenomeni che legano la città all’Unione Europea
- Napoli e l’Europa. Prima infografica. Clicca per ingrandire
- Napoli e l’Europa. Seconda infografica. Clicca per ingrandire.
- Napoli e l’Europa. terza infografica. Clicca per ingrandire.
- Napoli e l’Europa. Quarta infografica. Clicca per ingrandire.
Nell'ambito del Piano di comunicazione 2022, il Centro EUROPE DIRECT Napoli realizza e diffonde una serie di infografiche con l’obiettivo di raccontare il rapporto tra Napoli e il resto d’Europa elaborando i dati e le analisi dei fenomeni che attraversano la città su alcuni temi di attualità, rendendo queste informazioni accessibili a un’ampia platea di persone con la diffusione sui canali social più conosciuti. Le infografiche sono realizzate a cura dell'associazione Noi@Europe, partner del Centro EUROPE DIRECT Napoli insieme al team di ricercatori di InfoData Napoli (gruppo di ricerca dell’associazione citata). Le infografiche e la spiegazione a corredo vengono inoltre diffuse anche sui canali social del Centro ED.
La prima infografica è dedicata alla presenza dei cittadini stranieri nella regione Campania. Dai dati emerge che i cittadini ucraini rappresentano la quota numerica più rilevante, seguita da Romania (paese UE) e Marocco. Il dato degli ucraini è significativo: emerge che quella campana è la seconda comunità ucraina più numerosa, dopo la Lombardia, e in probabile aumento vista la guerra in corso.
La seconda infografica è dedicata al ritorno del turismo a Napoli (e degli affitti a breve termine): alcuni dati da AIRBNB.
L'analisi dei dati relativi agli annunci su AIRBNB (e VRBO) conferma una ripresa del turismo a Napoli: il secondo trimestre del 2022 vede 7603 annunci attivi su queste piattaforme. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di crescita dopo il minimo segnato nel quarto trimestre 2021 (6341 annunci attivi). La crescita del 2022 è assai sostenuta e posiziona l'offerta di appartamenti/stanze turistiche già sopra i livelli dello stesso trimestre del 2021, ma ancora distante dai livelli pre-pandemici: nel 2019 il numero di annunci attivi sfiorava o superava le 9000 unità. Nel grafico le zone a colori rappresentano i momenti di limitazione alla mobilità che hanno interessato la Campania (e la città di Napoli) nel 2020-2021.
La terza infografica è dedicata alla Filiera del Riciclo Europa e Italia: per una volta il nostro paese sopra la media continentale. Secondo dati Eurostat aggiornati al 2019 più della metà dei rifiuti solidi urbani in Italia è destinato alla filiera del riciclo (51,3%). Siamo lontani dal paese leader in Europa (la Germania con il 66,7%) ma oltre la media europea e avanti a paesi che vengono generalmente considerati più avanti sulle politiche ambientali, come la Francia (41,1%). In coda alla graduatoria del riciclo i paesi del centro-est Europa (Polonia con 33,9%). Fanalino di coda Malta con meno di un decimo dei rifiuti prodotti destinato al riciclo (9.0%).
La quarta infografica è dedicata alla raccolta differenziata per regione, dati 2021, con la Campania indietro (17sima su 20 regioni) ma oltre il 50%. I dati pubblicati da Ispra relativi alla raccolta differenziata nelle regioni italiane nel 2021 ci danno un primato insolito: la Regione che differenzia maggiormente i rifiuti solidi urbani in Italia è la Sardegna con oltre il 75% contro una media nazionale che si attesta al 64,4%.
L'Italia è ormai un paese che differenzia i rifiuti in maniera consistente: il gap tra Nord e Sud permane ma le percentuali sono cresciute nel tempo anche nel Mezzogiorno, a livelli impensabili già solo un decennio fa. Fanalino di coda tra le regioni è la Sicilia con il 47,3%, la Campania è invece al diciassettesimo posto con il 54,8%. Nonostante si raccolga in maniera differenziata più della metà dei rifiuti, la nostra regione continua ad essere quella con le performance peggiori a livello nazionali. Finito il tempo dell'emergenza, dei rifiuti per strada, il raggiungimento dell'eccellenza nel ciclo di gestione dei rifiuti può essere realizzato solo con un ciclo industriale di trattamento che vada verso il recupero totale (o quasi) della materia scartata. Dal compostaggio ai centri di riciclo e riuso il Sud e la Campania hanno una necessità evidente di questo tipo di impianti.