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Notizie e informazioni sull'I.MU. (Imposta Municipale Propria) 2022
Considerato che il
Comune di Napoli, per l’anno 2022, non ha approvato la deliberazione relativa
alle aliquote di imposta, si comunica che, ai sensi della normativa vigente, il
contribuente è tenuto al pagamento dell’imposta 2022 dovuta a saldo applicando
le aliquote deliberate per l’anno di imposta precedente (2021).
Visto che anche per
l’anno 2021 il Comune di Napoli non ha deliberato le apposite aliquote di
imposta, il contribuente è tenuto al pagamento dell’imposta IMU 2022 dovuta a
Saldo applicando le aliquote deliberate dall’Ente per l’anno di imposta 2020, già
applicate in sede di pagamento dell’Acconto, di seguito elencate.
- Aliquote
- Variazioni 2022
- Valore imponibile
- Abitazioni principali e assimilate
- Comodati
- Pensionati residenti all'estero
- Esenzioni dal pagamento IMU 2021
- Importi minimi
- Versamenti
- Informazioni
ALIQUOTE
A)
Aliquota Abitazione Principale di categoria
catastale A1, A8 o A9 e relative pertinenze: 6 per mille (Codice tributo da
indicare sul modello di pagamento F24: 3912)
Per
abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto
edilizio urbano come
unica unità immobiliare, nel quale il
possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 209 depositata in data 13 ottobre
2022, ha dichiarato l’illegittimità dell’
art. 1, comma 741, lettera b) della
legge 27 dicembre 2019 n. 160, nella parte in cui richiedeva che
nell’abitazione principale, oltre al possessore, dovessero avere la dimora
abituale e la residenza anagrafica anche i componenti del suo nucleo familiare.
L’esenzione Imu per l’immobile, in cui il contribuente ha la residenza
anagrafica e l’effettiva dimora abituale, spetta pertanto a prescindere dal
luogo di residenza del coniuge.
§
DETRAZIONE: oltre al
beneficio dell’aliquota ridotta, per l’abitazione principale spetta una detrazione
annuale di € 200,00 che va divisa per il numero di proprietari residenti
nell’immobile e che va rapportata al periodo dell’anno durante il quale si
protrae tale destinazione d’uso.
§
PERTINENZE
DELL’ABITAZIONE PRINCIPALE: per pertinenze dell’abitazione principale si
intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6
e C/7, nella misura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna delle
categorie catastali indicate. Pertanto, se il contribuente possiede pertinenze
in numero superiore a quello di cui sopra, pagherà l’imposta calcolandola
secondo l’aliquota del 10,6 per mille.
B)
Aliquota altri immobili: 10,6 per mille (Codici
tributo da indicare sul modello di pagamento F24: 3914 per i terreni, 3916 per
le aree fabbricabili e 3918 per gli altri fabbricati)
Per gli
immobili diversi dall’abitazione principale e sue pertinenze (ad esclusione di
quelli di categoria catastale D), l’imposta va calcolata con l’aliquota del
10,6 per mille. Si fa presente che l’imposta dovuta per tali immobili è
riservata interamente al Comune.
Per
gli immobili locati con contratto conforme
all’Accordo per il Territorio del Comune di Napoli sottoscritto, in data 7
novembre 2017, ai sensi dell’articolo 2 – comma 3 – della legge 9 dicembre 1998
n. 431,
l’importo da pagare, ai
sensi della legge n. 160/2019,
è pari al 75% dell’imposta dovuta
applicando l’aliquota del 10,6 per mille. Il riconoscimento della citata
riduzione è subordinato alla presentazione, entro il 30 giugno dell’anno
successivo a quello di imposta, dell’apposita dichiarazione IMU, disponibile
sul sito internet del Comune di Napoli (
https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/27082)
allegando alla stessa copia del contratto debitamente registrato e - per i
contratti stipulati senza l’assistenza delle Associazioni di categoria
sottoscriventi il citato Accordo o successivamente aderenti - dell’apposita
attestazione di conformità rilasciata da una della medesime Associazioni.
La
presentazione dei citati modelli può essere effettuata a mezzo PEC alla
casella:
entrate.ici-imu-tasi@pec.comune.napoli.it,
ovvero a mezzo raccomandata postale (senza ricevuta di ritorno) indirizzata al
Comune di Napoli / Servizio Gestione IMU e TASI / Corso A. Lucci 66 / 80142
Napoli.
C)
Aliquota immobili di categoria catastale D: 10,6
per mille (quota Statale: 7,6 per mille; quota Comunale: 3 per mille) (Codici
tributo da indicare sul modello di pagamento F24: 3925 per la quota Statale,
3930 per la quota Comunale)
Per gli
immobili di categoria catastale D, va versata allo Stato l’importo dell’imposta
dovuta applicando l’aliquota del 7,6 per mille (articolo 1, comma 753, legge 27
dicembre 2019 n. 160).
Il
contribuente, viceversa, verserà al Comune l’importo dell’imposta dovuta
applicando, l’aliquota del 3 per mille.
D)
Aliquota fabbricati rurali ad uso strumentale: 1
per mille (Codice tributo da indicare sul modello di pagamento F24: 3913) VARIAZIONI 2022
VALORE IMPONIBILE
Si
ottiene incrementando la rendita catastale dell’immobile del 5% (del 25% se
trattasi di terreno agricolo), ed utilizzando i seguenti moltiplicatori:
- 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
- 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
- 80 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D5;
- 65 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D (ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5);
- 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1; ·
- 135 per i terreni agricoli.
Per le aree fabbricabili il valore imponibile è costituito dal valore di mercato dell’area al 1° gennaio 2022.
IMMOBILI STORICI: per i fabbricati
di interesse storico o artistico di cui all’articolo 10 del decreto legislativo
n. 42/2004 il valore imponibile (calcolato come specificato sopra) è ridotto
del 50%;
IMMOBILI INAGIBILI: per i fabbricati
dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al
periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni, il valore
imponibile è ridotto del 50%;
TERRENI AGRICOLI: a decorrere
dall’anno 2016 sono esenti dall’imposta i terreni agricoli individuati
dall’articolo 1 – comma 13 – della legge n. 208/2015.
ABITAZIONI PRINCIPALI E ASSIMILATE
Si rammenta, inoltre,
ai signori contribuenti che, ai sensi della citata legge n. 160/2019, l’IMU non si applica alle abitazioni
principali di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 e A7 e alle relative
pertinenze.
L’IMU non si applica,
in quanto considerate adibite ad abitazione principale, anche alle seguenti
unità immobiliari:
- all’abitazione posseduta, a titolo di proprietà ovvero usufrutto, da anziani o disabili residenti in via permanente in istituto di ricovero o sanitari, a condizione che la stessa non risulti locata;
- alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;
- ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle Infrastrutture del 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008, adibiti ad abitazione principale;
- alla casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce, altresì, ai soli fini dell'applicazione dell'imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso;
- ad un unico immobile posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze Armate e alle Forze di Polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente dalle Forze di Polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 19 maggio 2000 n. 139, dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.
COMODATI
Si fa presente che, ai
sensi dell’articolo 1, comma 747, lettera c), della citata legge n. 160/2019, a
decorrere dall’anno di imposta 2020, alle
unità immobiliari di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 e A7, concesse in comodato dal
soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado, che le
utilizzano come abitazione principale
(a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una
sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori
abitualmente nel Comune di Napoli), si applica l’aliquota ordinaria del 10,6 per mille, con riduzione della base imponibile del 50%. Il beneficio si
applica anche nel caso in cui il comodante oltre all'immobile concesso in
comodato possieda nel Comune di Napoli un altro immobile adibito a propria
abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle
categorie catastali A/1, A/8 e A/9. La riduzione in questione decorre dalla
data di registrazione del contratto di comodato. Il beneficio in questione,
inoltre, si estende, in caso di morte, al coniuge di quest’ultimo in presenza di
figli minori. Ai fini dell'applicazione delle citate disposizioni, il soggetto passivo attesta il possesso dei
suddetti requisiti nel modello di dichiarazione IMU.
PENSIONATI RESIDENTI ALL’ESTERO
Si fa presente, ancora,
che, ai sensi dell’
art. 1, c. 743, della legge 30 dicembre 2021 n. 234,
solo per l’anno di imposta 2022, alle
unità immobiliari ad uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso,
posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non
residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in
regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di
assicurazione diverso dall’Italia, si applica
l’aliquota ordinaria del 10,6 per mille,
con riduzione dell’importo dovuto al 37,5%.
Ai fini dell'applicazione della citata disposizione,
il soggetto passivo attesta il possesso dei suddetti requisiti nel
modello di dichiarazione IMU. La presente riduzione si applica ad una sola
unità immobiliare.
ESENZIONI DAL PAGAMENTO IMU 2022
Si fa presente che non
è dovuta l’IMU 2022 relativa a:
- immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi soggetti passivi siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Si rammenta che tale tipologia di immobili era esente anche per l’anno di imposta 2021 (art. 78, c. 1, lett. d) e c. 3 D.L. n. 104/2020);
- cosiddetti “beni merce”: fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano locati (art. 1, c. 751, L n. 160/2019).
Si ricorda,
che i soggetti che usufruiscono delle citate esenzioni sono tenuti alla
presentazione, entro il 30 giugno 2023, di apposita dichiarazione IMU nella
quale devono essere indicati i dati catastali completi dell’immobile o degli
immobili per i quali si è usufruito dell’esenzione, il periodo di esenzione
(barrando anche l’apposita casella), la partita IVA e il codice ATECO
dell’attività svolta (entrambi da riportare nel campo annotazioni).
La
presentazione dei citati modelli può essere effettuata a mezzo PEC alla
casella: entrate.ici-imu-tasi@pec.comune.napoli.it,
ovvero a mezzo raccomandata postale (senza ricevuta di ritorno) indirizzata al
Comune di Napoli / Servizio Gestione IMU e TASI / Corso A. Lucci 66 / 80142 Napoli.
IMPORTI MINIMI
Il
contribuente non deve procedere al pagamento dell’imposta se l’importo da
versare è inferiore a € 12,00. Tale importo deve intendersi riferito
all’imposta complessivamente dovuta (Acconto e Saldo).
VERSAMENTI
Il versamento della
seconda rata, a
Saldo, deve essere effettuato
dal 1° al 16 dicembre 2022.
In base a
quanto disposto dall’
art. 1, c. 166, della legge n. 296/2006 il pagamento
dell’imposta deve essere effettuato con arrotondamento all’euro per difetto se
la frazione è inferiore a 49 centesimi, ovvero per eccesso se superiore a detto
importo.
L’imposta
può essere versata utilizzando il
modello
F24 ovvero il bollettino di conto corrente postale
n. 1008857615.
Si rammenta, inoltre,
che,
in caso di possesso dell’immobile
inferiore a 12 mesi, per effettuare il calcolo dell’imposta dovuta a Saldo
utilizzando il programma disponibile al seguente indirizzo internet
https://riscotel.it/calcoloimu/, nel
campo
“mesi di possesso” bisogna
inserire solo il numero dei mesi di possesso maturati nel secondo semestre
dell’anno; e nel campo
“includi
nell’acconto” bisogna selezionare la voce
“NO – acquistato dopo giugno”.
INFORMAZIONI
Per ogni
ulteriore chiarimento e informazione rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici (dal lunedì al
venerdì, orario 9–13): 081 7953 871 / 869 / 865.