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Mostra "Anime perse – Donne, madri nelle carceri italiane"
Si inaugura sabato 21 maggio 2022 a Napoli la mostra del fotoreporter Giampiero Corelli. In esposizione al Complesso Monumentale di San Severo al Pendino 45 scatti dai principali penitenziari femminili italiani.
Un
evento organizzato in collaborazione con la sartoria sociale e
sostenibile Palingen per sensibilizzare sull’importanza dei progetti di inclusione sociale per i detenuti e le detenute.
L'Assessore
alle Politiche Sociali Luca Trapanese interverrà sabato 21
maggio alle ore 17, al Complesso Monumentale di San Severo al Pendino,
via Duomo 286, all'inaugurazione della mostra "Anime perse – Donne, madri
nelle carceri italiane" del fotoreporter ravennate Giampiero Corelli. La
mostra raccoglie 45 immagini che fanno parte di un grande lavoro di
fotoreportage realizzato da Corelli in numerose carceri italiane dal
2008 a oggi. Un progetto focalizzato sulle sezioni e carceri femminili,
per cogliere la vita delle donne detenute ma anche delle addette di
polizia penitenziaria, includendo anche chi le carceri le dirige. Un
affondo in un mondo fatto di sofferenza, ma anche di tanta voglia di
riscatto. Le donne colte dallo sguardo del fotografo ravennate sono
spesso anche madri che si sono volute fare riprendere per dare una
testimonianza forte della loro vita da recluse.
La
mostra è organizzata in collaborazione con la Sartoria Sociale e
Sostenibile Palingen, presente all’interno del carcere femminile di
Pozzuoli con l'obiettivo di dare una seconda possibilità a donne in
difficoltà e di recuperare tessuti altrimenti destinati allo scarto. Le
donne detenute, regolarmente assunte e retribuite, hanno la possibilità
di formarsi nell'arte della sartoria italiana, un modo per facilitare il
loro reinserimento lavorativo al termine della pena detentiva.
L'obiettivo
della mostra Anime perse – Donne, madri nelle carceri italiane è
proprio quello di dare visibilità al lavoro svolto dalle donne detenute e
di sensibilizzare circa l’importanza dell’inclusione sociale e della
tutela dell’ambiente. L’importanza di generare impatto sociale in questo
contesto si evince dall’analisi di alcuni dati. Si stima infatti che
siano solo il 10% i casi di recidiva nei detenuti che hanno partecipato
ad un programma lavorativo o di reinserimento.
Il
reportage di Giampiero Corelli si basa su fotoreportage realizzati in
tempi diversi in quasi tutte le carceri femminili italiane: un lavoro
che si concluderà ad inizio estate 2022. Per il mese di settembre è già
prevista una mostra a Ravenna che sarà la sintesi di un lungo percorso e
che in seguito viaggerà in altre città italiane.
La
mostra Anime perse – Donne, madri nelle carceri italiane, realizzata
grazie alla concessione da parte del Comune di Napoli dello spazio
espositivo, è a ingresso gratuito e sarà visitabile fino al 10 giugno 2022. All’evento
inaugurale di sabato 21 maggio interverranno, oltre al fotoreporter
Giampiero Corelli e al co-fondatore di Palingen Marco Maria Mazio: Maria
Luisa Palma, direttrice della Casa circondariale femminile di Pozzuoli;
Luca Trapanese, assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli;
Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Regione Campania.
Condurrà la giornalista Rai Adriana Pannitteri.
Durata della mostra: 21 maggio – 10 giugno. Orari: lunedì e martedì 9-14.30; mercoledì-sabato 9-18; domenica chiuso.Ingresso gratuito