Comune di Napoli - Chiesa di Santa Maria dell'Incoronata - Qui, del dicibile: opere di Ariel Soulè e Simon Toparovsky
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Chiesa di Santa Maria dell'Incoronata

Informazioni generali

CHIESA DI SANTA MARIA DELL'INCORONATA
Via Medina,19
Dal lunedì al sabato ore 9,00 - 18,00
Domenica 13/20/27 maggio 9,00 - 13,00
Ingresso gratuito

dal 10 maggio al 20 giugno 2007

MOSTRA

Qui, del dicibile: opere di Ariel Soulè e Simon Toparovsky

Promossa da Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali per il Paesaggio e per Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici di Napoli.
Assessorato alla Cultura e Assessorato ai Grandi Eventi del Comune di Napoli. Con il patrocinio di L.A. University, Consolato Americano e Argentino.

Una mostra pensata come omaggio a Napoli , di cui si coglie la capacità estrema a raccontare e a raccontarsi. La percezione diretta del cuore delle cose per legarle, collegarle e porle in relazione attraverso concetti, parole, immagini. Ciò che Napoli sa raccontare riguarda sia la realtà, ma soprattutto l'insieme dei nostri sogni, preoccupazioni, valori e paure.

L'idea della mostra è quella che Napoli ha raccontato e racconta tutte le storie possibili. Per citarle tutte non si può che ricorrere a degli archetipi. E' la teoria di Christopher Booker secondo la quale tutto ciò che è stato raccontato e tutto ciò che potrà essere raccontato si può far risalire a sette canovacci fondamentali. Tutto il resto è variazione sul tema.
Napoli dunque come vera e propria miniera di trame. Il Decamerone, prima completa antologia di storie che possono essere fatte risalire alla teoria delle sette trame originali di Booker è ispirata da Napoli e a Napoli trova compimento. Siamo nel XIV secolo, la stessa epoca che vede la nascita della Chiesa Santa Maria dell'Incoronata con le sue storie mirabilmente affrescate.

Ariel Soulè e Simon Toparovsky intendono continuare nella sperimentazione, già avviata da qualche anno, di intermediare fra pittura e scultura ricreando un unicum originale che rappresenti un riscontro del significato di compiutezza e mimesi poetica. Il lavoro, che può essere fatto risalire alla prassi dell'installazione produce nuovi percorsi di senso e storie ulteriori, consta di sette installazioni, composte da tele dipinte (Soulè) e sculture (Toparovsky). Il titolo è tratto dalla nona elegia di R.M. Rilke "Qui del dicibile è il tempo, qui la sua patria".