Questo progetto espresso con la sintesi della fotografia non si può definire un reportage, bensì un “Diario umano“ che ho conservato per me tutti questi anni come qualcosa di intimo e personale, proprio come il rapporto che ne è scaturito tra me e gli abitanti di questa terra: dove la Fotografia è stato il linguaggio ed il Ritratto un dialogo. E grazie proprio al Ritratto ho dialogato con tutte le persone che ho incontrato lungo il percorso anche se solo per poco sono entrato nella loro vita e loro nella mia, in un rapporto dialettico, ogni sguardo è stato un ponte verso gli altri, ispirandomi ed avvicinandomi saldamente al popolo di Cuba.