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Medaglia della città di Napoli alla vedova di Amato Lamberti. Assegnate le borse studio del premio Amato Lamberti
Si è tenuta questa mattina, nella Sala Giunta di
Palazzo San Giacomo, in occasione dei 10 anni dalla scomparsa di
Amato Lamberti, la Nona edizione del Premio Nazionale 'Amato
Lamberti' che ha visto la consegna di tre Borse di studio in suo
ricordo. Sono intervenuti: il Sindaco Gaetano Manfredi, la
giornalista e scrittrice Rosaria Capacchione, il Presidente
della Fondazione SUDD Antonio Bassolino, il Presidente del
Premio Nazionale 'Amato Lamberti', Nino Daniele, e la Presidente
dell'Associazione 'Amato Lamberti' Roselena Glielmo.
“Sono particolarmente felice di essere qui
nonostante la concomitanza del consiglio comunale sul bilancio –
ha dichiarato il Sindaco Manfredi - perché ritengo fondamentale
ricordare la figura di Amato Lamberti, che oltre ad essere stato
un esponente politico di alto livello, è stato un grande
innovatore, rappresentante proprio di quella Napoli innovatrice
che supera i luoghi comuni sulla nostra città. Il lavoro che ha
fatto Amato Lamberti è un lavoro rivoluzionario se lo
inquadriamo nel contesto temporale in cui è avvenuto. Prima
come Rettore e ora come Sindaco voglio sostenere fortemente
questa iniziativa ed il laboratorio che Amato Lamberti ha
fondato e che oggi ha avuto una evoluzione importante, tanto da
diventare uno dei punti di riferimento a livello nazionale nella
ricerca sul tema delle Mafie ed in particolare del rapporto tra
mafie e territorio. Sono concetti che oggi sembrano normali ma
che 15-20 anni fa erano assolutamente rivoluzionari”.
“Questo premio del decennale della scomparsa di
Amato Lamberti - ha dichiarato il Presidente nazionale del
Premio, Nino Daniele - ci permette di dire che il premio a lui
dedicato, partendo da Napoli è diventato una bella storia
nazionale. Un premio che ha ormai un grande prestigio ed ha
accumulato grandi conoscenze, con circa 200 tesi e 23 giovani
studiosi premiati; ed è proprio questo il più grande
insegnamento di Amato Lamberti che dobbiamo portare avanti,
quella che io definisco la “formazione” come “religione civile”
in cui la conoscenza serve ed è a disposizione di tutta la
comunità”.
Nel corso della cerimonia il sindaco Manfredi, ha consegnato a Roselena Glielmo, vedova Lamberti, la medaglia della città e una pergamena. Le borse di studio sono andate a Stefania Di Buccio, studentessa dell'Università degli studi di Milano, dottorato in Studi sulla criminalità organizzata; a Marco Antonelli, studente dell'Università degli studi di Pisa, dottorato in Scienze politiche e per il riconoscimento laurea magistrale; a Giulia Panepinto, dell'Università degli studi di Torino.