L’economia dell’UE si trova in una fase molto difficile a causa della guerra tra Russia e Ucraina, la quale ha contribuito a rafforzare le pressioni inflazionistiche a livello mondiale. L’UE è tra le economie avanzate più esposte per la sua vicinanza geografica alla guerra e per la forte dipendenza dalle importazioni di gas dalla Russia.
Di conseguenza, nonostante ci sia un maggior sviluppo nel 2022, il 2023 presenterà una crescita più modesta ed una inflazione più elevata rispetto alle previsioni estive date dalla Commissione europea.
La prima metà del 2022 è stata caratterizzata da un aumento del PIL reale nell’UE grazie alla ripresa della spesa da parte dei consumatori in seguito alla revisione delle misure di contenimento del COVID-19, mentre nel terzo trimestre vi è una crescita più lenta facendo salire il PIL reale al di sopra del 2,7% rispetto alle previsioni estive. Al contrario, l’ultimo trimestre sarà caratterizzato dalla recessione dell’UE, della zona euro e della maggior parte degli Stati membri.
A causa dell’attuale inflazione, si prevede un aumento della crescita economica in Europa in primavera e, solo nel 2024, raggiungerà una media dell’1,6% nell’UE e dell’1,5% nella zona euro. Il picco dell’inflazione si raggiungerà verso la fine dell’anno per poi diminuire relativamente nel 2023 e scendere al 3,0 nell’UE e al 2,6% nella zona euro nel 2024.
Nonostante il difficile contesto, il mercato del lavoro ha continuato a registrare buoni risultati, con l’occupazione e la partecipazione ai massimi livelli e la disoccupazione ai tassi più bassi degli ultimi decenni. Secondo le previsioni i mercati del lavoro reagiranno al rallentamento dell’attività economica in ritardo, rimanendo però resilienti.
Le prospettive economiche continuano, però, a presentare un elevato livello di incertezza a causa della guerra in Ucraina e dai problemi di approvvigionamento del gas.
Le previsioni economiche si basano su diverse ipotesi relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prima aggiornate al 31 ottobre. Per tutti gli altri dati, le previsioni prendono in considerazione le informazioni disponibili fino al 27 ottobre incluso.
Ogni anno la Commissione europea pubblica due previsioni complessive (primavera e autunno) e dure previsioni intermedie (inverno ed estate). Le previsioni intermedie riguardano i livelli annuali e trimestrali del PIL e dell’inflazione per l’anno in corso e l’anno successivo per tutti gli Stati membri.
(articolo a cura della tirocinante Marzia AMELIO)
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