Nella riunione del 14 novembre 2022, il Consiglio dell’UE ha aggiunto 29 persone e 3 entità all’elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive nel regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran in relazione al loro ruolo nella morte di Mahsa Amini e nella reazione alle manifestazioni nel paese.
Tra le principali figure che hanno svolto un ruolo predominante nella repressione delle proteste vi è la presenza di quattro membri della squadra che ha arbitrariamente arrestato Mahsa Amini, capi provinciali delle forze dell’ordine iraniane e del Corpo delle guardie rivoluzionare islamiche. Vi è, inoltre, anche la presenza dell’emittente televisiva di Stato iraniana ‘Press TV’, Vahid Mohammad Naser Majid, il ministro dell’Interno iraniano Ahmad Vahidi, ed altri ancora.
Le misure stabilite consistono nel divieto di viaggio e nel congelamento dei beni, nel divieto per i cittadini e le imprese dell’UE di mettere fondi a disposizione delle persone ed entità presenti nell’elenco, il divieto di esportazione verso l’Iran di attrezzature utilizzate per la repressione interna e di attrezzature per il monitoraggio delle telecomunicazioni.
Inoltre, l’Unione Europea e gli Stati membri condannano il ricorso alla forza nei confronti di manifestanti pacifici anche se le persone in Iran, e in qualsiasi altro luogo, hanno il diritto di manifestare pacificamente.
Per questo motivo, l’Unione Europea incita a porre fine alla repressione violenta nei confronti dei manifestanti pacifici, a liberare le persone detenute, a garantire la libera circolazione delle informazioni ed un giusto processo a tutte le persone detenute. Infatti anche la morte di Mahsa Amini deve essere oggetto di indagini e i responsabili devono essere chiamati a risponderne.
(a cura della tirocinante Marzia Amelio)