Appuntamento in piazza San Domenico per test rapidi e consulenza in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera dei Colli. In attesa dei test rapidi sarà possibile assaggiare una pizza offerta da Sorbillo
In occasione del Primo Dicembre,
Giornata Internazionale di lotta all’AIDS, anche quest’anno i volontari e le volontarie di
Antinoo Arcigay Napoli e
Pride Vesuvio Rainbow, con il supporto dell’
Azienda Ospedaliera dei Colli saranno in piazza per una giornata di testing dedicata alle Infezioni sessualmente trasmissibili.
L’appuntamento è in
piazza San Domenico Maggiore,
giovedì 1 dicembre,
dalle 9 alle 21 dove sarà possibile effettuare il
test rapido capillare, gratuito e anonimo
per HIV e Sifilide e sarà possibile avere informazioni su screening,
prevenzione, vaccini e sulle nuove profilassi PrEP e PEP grazie al
supporto volontario del personale medico dell’ospedale Cotugno di
Napoli.
L’iniziativa è patrocinata, oltre che dall’Azienda Ospedaliera dei Colli anche da
Comune di Napoli, dalla
Città Metropolitana di Napoli e dal
Centro di Servizio per il Volontariato (
CSV) ed è realizzata con il supporto dell’associazione
A.S.A. di Milano (Associazione Solidarietà AIDS), e grazie al supporto di
Gino Sorbillo, inoltre, mentre si attende il risultato del test, sarà possibile mangiare una gustosa pizza calda.
“La continua informazione e prevenzione – dichiara
Emanuela Ferrante, Assessora per le Pari Opportunità del Comune di Napoli –
sono gli alleati giusti per poter evitare l’aggravarsi di qualunque tipo di patologia. Per
questo ringrazio l’associazione Arcigay Antinoo, per le attività svolte
a sostegno della comunità LGBTQI+ e per la giornata di screening
gratuito”.
“Vogliamo sensibilizzare – aggiunge
Vincenzo Santagada, Assessore alla salute del Comune di Napoli –
quanto
sia importante che la società civile svolga un ruolo centrale nella
prevenzione, trattamento, cura e sostegno. Il nostro obiettivo è di
ricordare ai cittadini che l’infezione HIV è una realtà ancora presente
tra noi, non colpisce solamente alcune categorie di persone; il virus
HIV è popolare, è può colpire chiunque perché si contrae attraverso
comportamenti a rischio. Non bisogna evitare i rapporti con le persone
sieropositive ma bisogna evitare i rapporti sessuali non protetti; siamo
convinti che anche rimuovere lo stigma verso questa infezione sia
prevenzione. La cura tempestiva, ormai, è in grado di rendere cronica
una malattia che fino a 30 anni fa era sinonimo di morte”
“Purtroppo dobbiamo registrare – afferma
Antonello Sannino, Segretario di Arcigay Antinoo di Napoli
– che la pandemia da COVID-19 ha comportato un forte calo dell’attività di testing, per questo mai come quest’anno, così come indicato dagli ultimi decreti ministeriali è necessaria una forte attività di screening sulle IST, partendo proprio da una logica di community based e dal coinvolgimento delle associazioni di settore e delle comunità locali”.I dati dell’Istituto Superiore di Sanità sulle nuove diagnosi di HIV e i casi di AIDS in Italia:
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp