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Casa Comune: a Napoli il primo progetto di co-housing per ragazzi autistici in un’abitazione dei Quartieri Spagnoli confiscata alla camorra
Un alloggio di 200 metri quadrati nel cuore di Napoli confiscato alla camorra ospiterà Casa Comune, il primo progetto di co-housing rivolto a ragazzi autistici, che offrirà loro percorsi di autonomia, occasioni di socializzazione, formazione e lavoro.
Il progetto è ideato e realizzato da Foqus-Fondazione Quartieri Spagnoli, Consorzio Co.Re. e Associazione Quartieri Spagnoli, riuniti in un’Associazione temporanea d’impresa (Ati), alla quale è stato assegnato dal Comune di Napoli il bene confiscato. Il progetto è stato presentato martedì 31 gennaio nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato: il vicesindaco e assessore ai Beni Comuni Laura Lieto, gli assessori Luca Trapanese (Welfare) e Antonio De Iesu (Legalità), il direttore di Foqus Renato Quaglia, la direttrice del Centro Argo Sarah Mancini, Giovanpaolo Gaudino per il Consorzio Co.Re., Giovanni Laino per l’Associazione Quartieri Spagnoli, l’amministratore delegato di Guber Banca Francesco Guarneri e la presidente ad honorem di Fondazione Etica Paola Caporossi.
L’appartamento assegnato all’Ati dei Quartieri Spagnoli si trova in via del Formale, a ridosso di piazza Carità. Due piani, più terrazzo di copertura, che saranno completamente ristrutturati grazie a un innovativo programma di finanziamento sociale, promosso da Guber Banca, e al sostegno del Comune di Napoli. I locali ospiteranno i ragazzi di Argo, centro di abilitazione diurno per bambini, ragazzi e adulti con disabilità cognitive, promosso da Foqus nel 2016. La Casa Comune rappresenta la naturale evoluzione dell’esperienza del Centro Argo: nei nuovi locali, gli ospiti, seguiti da operatori qualificati, potranno sperimentare forme di progressiva autonomia dal contesto familiare e un graduale inserimento nel mondo produttivo. Un’esperienza di vita autonoma che assumerà anche una dimensione lavorativa, in quanto i giovani ospiti saranno protagonisti di un progetto di produzione di tavolette e pasticceria di cioccolata.
I ragazzi saranno coinvolti anche nell’accoglienza che sarà fatta nella casa nei fine settimana. Infatti il progetto prevede anche l’offerta di week-end di accoglienza per operatori sociali di altre città, che potranno fare visite guidate alla Napoli Solidale e alle più significative realtà del Terzo settore impegnate a Napoli. La proposta di turismo solidale consentirà di promuovere itinerari della città sociale e una diversa fruizione del suo patrimonio culturale. Questo sviluppo del progetto sarà curato soprattutto dal Consorzio Co.Re. e dall’Associazione Quartieri Spagnoli. La struttura potrà così accogliere per brevi periodi anche donne in difficoltà. Per avviare tutte le attività previste nel progetto, sarà necessario realizzare importanti lavori di ristrutturazione dell’immobile, che versa in stato di profondo abbandono. L’apertura del cantiere è prevista nel mese di marzo. I lavori di ristrutturazione e rifunzionalizzazione della casa sono affidati, su progetto dell’Ing. Giuseppe Lombardi, alla Società di Ingegneria Bono srl e alla Aeffe & Partner srl, che parteciperanno al progetto anche con proprio specifico contributo.
Innovativa la modalità di finanziamento del progetto: nel febbraio 2022, Guber Banca, banca privata con sede a Brescia, ha lanciato, su iniziativa di Fondazione Etica e Fondazione Foqus, il suo primo conto deposito vincolato dedicato a un progetto di innovazione a impatto sociale. Prendendo spunto dai “titoli di solidarietà” introdotti dalla legge 106 del 2016, Guber Banca ha deciso di offrire ai risparmiatori privati la possibilità di aprire un conto vincolato a 18 mesi, la cui remunerazione è doppia: da un lato, un tasso di interesse riconosciuto al cliente, dall’altro, il contributo concreto alla realizzazione del progetto napoletano. Oltre agli interessi maturati dal singolo cliente sul conto deposito, Guber Banca si impegna a versare un ulteriore 0,50% annuo delle somme vincolate per la realizzazione della Casa Comune a Napoli, ricevendo un’ampia adesione della sua clientela al progetto. Assume un particolare significato la partecipazione di Guber, challenger bank dal dna bresciano, a un’iniziativa sociale nata nel cuore della Napoli popolare, tra le aree più disagiate della città, caratterizzata da un’altissima densità abitativa e preoccupanti tassi di disoccupazione, criminalità e dispersione scolastica. Un gesto che delinea un ponte ideale Nord-Sud nel segno della solidarietà e della sostenibilità.
L’iniziativa si avvale anche dell’esperienza e del supporto di Fondazione Etica, da tempo impegnata nella valorizzazione del risparmio in programmi di impatto sociale. Il progetto Casa Comune rappresenta, pertanto, un ulteriore passo verso la sistematizzazione di un modo nuovo di finanziare il sociale.
Di seguito, le dichiarazioni dei soggetti coinvolti nel progetto.
Laura Lieto, vicesindaco di Napoli e assessore ai Beni comuni “La destinazione d’uso del bene confiscato alla camorra prevista dal progetto della Casa Comune risponde perfettamente alla visione di questa amministrazione che lavora a una città sempre più inclusiva e più solidale. Una città in cui la dimensione collettiva possa prevalere sempre sugli interessi di parte”.
Luca Trapanese, assessore al Welfare del Comune di Napoli “Il progetto della Casa Comune mi ha convinto non solo per l’attenzione che rivolge ai soggetti fragili della nostra città, ma anche e soprattutto per la dignità che riconosce loro. Rispettoso dei loro tempi di risposta, il progetto prova concretamente ad avvicinarli al mondo del lavoro”.
Antonio De Iesu, assessore alla Legalità del Comune di Napoli: “Aggredire il patrimonio accumulato da un clan attraverso estorsioni, usura o traffico di droga è la migliore mossa che lo Stato possa fare. Nel nostro caso si tratta di un’abitazione, di un focolare domestico sottratto a una famiglia malavitosa che sarà destinato alla crescita di un gruppo di ragazzi autistici. Davvero, una vittoria della parte sana della città”.
Renato Quaglia, direttore di Foqus-Fondazione Quartieri Spagnoli: “Innovare significa sperimentare nuovi modelli di intervento per produrre cambiamento. La Casa Comune, grazie alla visione e all’innovazione finanziaria di Guber Banca, diventerà un progetto condiviso da una comunità ampia, nazionale, accomunata dalla consapevolezza che ognuno ha diritto di trovare il proprio posto nel mondo”.
Sarah Mancini, direttrice del Centro Argo: “Casa Comune rappresenterà la fisiologica evoluzione del percorso di crescita e formazione che i ragazzi di Argo hanno intrapreso sette anni fa. Uno spazio e un’opportunità che le famiglie dei giovani ed adulti disabili da tempo desideravano per i loro figli. Una restituzione del territorio a chi sulle proprie risorse ha sempre investito”.
Giovanni Laino, vicepresidente dell’Associazione Quartieri Spagnoli: “Viviamo un passaggio d’epoca e anche le strategie per la città solidale e accogliente devono cambiare. Napoli ha uno straordinario patrimonio che viene in parte mortificato dalla turistificazione. Avviamo una sfida mettendo insieme sostegno di soggetti fragili e attrattività delle straordinarie risorse culturali della città, senza per questo deresponsabilizzare il welfare pubblico”.
Giovanpaolo Gaudino, presidente del Consorzio Co.Re.: “Raccogliere la sfida per l’inclusione e rilanciarla con modalità innovative che riescano a coniugare percorsi educativi e opportunità di lavoro, valorizzando il buono e il bello della nostra città, è il modo con cui rispondiamo alla nostra mission. Riteniamo che questa iniziativa possa dare un messaggio di speranza, nella costruzione di comunità sempre più accoglienti e inclusive. In tale ottica il Terzo settore è un attore importante non solo per la protezione delle persone in fragilità ma anche per lo sviluppo del territorio, in una forte alleanza con la comunità”.
Paola Caporossi, co-fondatrice e presidente a.h. di Fondazione Etica: “Dopo un progetto pilota in Toscana, quello di Napoli rappresenta un passo avanti verso la sistematizzazione di un modo nuovo di fare sociale: non più assistenzialismo, ma occasione di sviluppo economico e di creazione di posti di lavoro; non più ‘fare la carità’ individuale, ma partecipare insieme a tanti altri finanziatori a progetti sociali sostenibili da un punto di vista sociale, ambientale e finanziario”.
Francesco Guarneri, amministratore delegato di Guber Banca: “Tra i ruoli dell’attività bancaria rientra la creazione di valore economico, sociale e relazionale per il territorio attraverso il sostegno di progetti ad alto valore per la comunità. La finanza ad impatto sociale ha molti aspetti interessanti, ma quello che più mi affascina è essere riusciti, insieme alla nostra clientela diffusa per tutta l’Italia, alla realizzazione di un progetto volto all’inclusione. Abbiamo creduto fortemente che una condivisione di intenti tra clienti e banca fosse possibile e, a un anno dall’inizio del progetto, possiamo dire che la scommessa è stata vinta e di questo ne siamo molto orgogliosi”.