UNHCR-Comune di Napoli: uno Spazio Comune per l’integrazione dei rifugiati
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Comune di Napoli e
UNHCR firmano un Protocollo di Intesa per promuovere l’inclusione dei
rifugiati, rendendo più semplice l’accesso ai servizi per l’integrazione sul
territorio
Firmato oggi dal
Comune di Napoli e da UNHCR, Agenzia ONU per i rifugiati, un protocollo di
intesa volto a favorire l’integrazione dei rifugiati sul territorio cittadino
attraverso il rafforzamento dei servizi di orientamento, accompagnamento e
supporto a loro destinati.
Il protocollo -
firmato questa mattina nella Sala della Giunta dal Sindaco Gaetano
Manfredi e da Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa
Sede e San Marino - prevede l’avvio del
primo centro multiservizi di Napoli secondo il modello “Spazio Comune”, pensato
da UNHCR e realizzato grazie al supporto di ActionAid, è già attivo o in fase
di sviluppo in altre grandi città italiane.
Lo Spazio Comune di Napoli vuole mettere sotto lo
stesso tetto tutti gli attori, incluse istituzioni e terzo settore, che erogano
servizi destinati ai richiedenti asilo e ai rifugiati rendendo più facile
l’accesso ai percorsi di inclusione.
"L'obiettivo del protocollo è rafforzare la rete
dei servizi locali offerti ai rifugiati e quindi garantire sicurezza, accesso
all'istruzione e alle opportunità di lavoro alle persone vulnerabili presenti
sul territorio cittadino - ha sottolineato il Sindaco Manfredi - Con
Spazio Comune si gettano le basi per la costruzione di un futuro migliore per i
rifugiati, è un percorso di accoglienza e di inclusione che richiede sforzi
collettivi e che il Comune di Napoli sta portando avanti in sinergia con le
altre istituzioni, il terzo settore e la società civile. È importante
investire anche in questa direzione per offrire una concreta possibilità di
crescita e di integrazione alle persone che accogliamo in fuga dalla
disperazione dei loro territori".
Fra i servizi previsti quelli di supporto per le procedure
amministrative più rilevanti, come il ricongiungimento familiare, la richiesta
di cittadinanza italiana, l’iscrizione al Sistema Sanitario Nazionale, alle
scuole pubbliche e al centro per l’impiego; i servizi di sostegno a persone
vulnerabili, come il supporto psicosociale, i servizi per minori stranieri non
accompagnati, per i sopravvissuti alla violenza di genere, alla tortura o alla
tratta; i servizi di formazione linguistica e quelli finalizzati all’inclusione
lavorativa. Sarà inoltre essenziale il coinvolgimento della comunità locale,
attraverso programmi specifici di accompagnamento per i rifugiati.
Lo Spazio Comune vuole essere un luogo di attenzione
ai diritti e alla persona, un modello che favorisca la partecipazione attiva
delle persone rifugiate all’interno delle comunità locali e nel tessuto della
città, ed il raggiungimento dell’autonomia dopo il loro ingresso nelle
strutture di accoglienza.
“Siamo davvero lieti che Napoli, città
strategica per l’alto numero di rifugiati presenti sul suo territorio, abbia
risposto al nostro appello adottando il modello di Spazio Comune per
l’integrazione delle persone rifugiate - ha dichiarato Chiara Cardoletti
- Siamo convinti che l’apertura dello Spazio Comune possa rappresentare un
forte volano di integrazione ed un tassello importante nella costruzione di una
rete di città più inclusive”.
“In questi giorni così tristi dovuti alle notizie dei
poveri migranti naufragati sulle nostre coste - ha osservato l'Assessore
Luca Trapanese - progetti come questo ci danno un po' di speranza e ci
restituiscono l'umanità ed il senso di accoglienza che da sempre
contraddistingue la nostra città. SPAZIO COMUNE nasce da un lavoro in rete tra
enti territoriali e soggetti del Terzo Settore nato con l'emergenza ucraina e
proseguito successivamente proprio nell'ottica di superare il lavoro
emergenziale e mettere a sistema le risorse per approcci e servizi efficaci e
sostenibili . Il nuovo Spazio, peraltro, sarà anche luogo di incontro e
confronto multiculturale, aperto a tutti, stranieri e cittadini napoletani, che
qui troveranno accoglienza, risposte, umanità".
Il rapporto di collaborazione fra il Comune di Napoli
e l’Agenzia ONU per i rifugiati nasce con l’adesione alla Carta per
l’Integrazione, si conferma con il supporto costante alla Giornata Mondiale del
Rifugiato e si salda con la partecipazione ai progetti di UNHCR che favoriscono
l’integrazione sociale e lavorativa, come Community Matching, ed il Progetto
Welcome che oggi confluiscono, con i servizi ad essi dedicati, nello Spazio
Comune della città. Riconoscendo l’interconnessione sempre più evidente
tra lo sviluppo delle città e delle comunità e le capacità di accoglienza e
integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo, UNHCR e Comune di Napoli sono
pronti a continuare a percorrere insieme la strada intrapresa con entusiasmo e
impegno.
"È estremamente importante per l’Amministrazione
Comunale aver destinato un bene confiscato alla camorra a un progetto di
altissimo valore sociale - ha aggiunto l'Assessore Antonio De Iesu -il
Protocollo d’Intesa siglato oggi va anche a suggellare un percorso virtuoso,
che è partito dal sequestro-confisca del bene ed approda alla restituzione
dello stesso alla comunità, per sostenere e supportare iniziative di assistenza
a persone fragili e vulnerabili”.
Lo Spazio
Comune della città di Napoli sarà inaugurato in aprile in via Vespucci 9.
Palazzo San Giacomo, piazza Municipio,
80133 Napoli
Telefono: +39 081 7951111
Reg. presso il Tribunale di Napoli, aut. n. 5213
del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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