L'11 ottobre la Commissione ha adottato la comunicazione che elenca gli strumenti politici a disposizione degli Stati membri nella gestione della sfida posta dall'evoluzione demografica e dei suoi effetti sulla società, economia e competitività dell'Unione. Una combinazione di questi strumenti con le politiche nazionali e regionali può trasformare le sfide in benefici insiti nell'evoluzione demografica.
Intervento concentrato dell'UE
La Commissione individua quattro punti essenziali d'azione:
1) Sostegno alla natalità permettendo una piena conciliazione tra vita lavorativa e familiare, con particolare attenzione alle strutture per l'infanzia.
2) Sostegno alle generazioni giovani mettendole in condizione di prosperare e sviluppare competenze, agevolandone l'accesso al mercato del lavoro e ad un alloggio a prezzo equo.
3) Autonomizzazione delle generazioni anziane mantenendone il benessere tramite riforme associate a politiche sul mercato e ambiente di lavoro.
4) Risposta alla carenza di manodopera tramite migrazione regolare controllata, complementare alla valorizzazione dei talenti interni dell'unione specie nelle regioni con una considerevole uscita di lavoratori giovani (cd. “fuga di cervelli”).
Attuazione dello strumentario demografico
La Commissione esorta gli Stati membri a radicare la loro azione nelle realtà locali, perchè le sfide demografiche variano da uno Stato all'altro, in un contesto di migliore utilizzo degli strumenti di finanziamento dell'UE come il Next Generation EU e il Fondo Sociale Europeo+ .
In supporto agli strumenti finanziari, la Commissione provvederà inoltre a:
rafforzare ulteriormente i dati statistici a disposizione degli Stati membri tramite l'”Atlante della demografia”;
sostegno tecnico nello sviluppo di politiche inerenti allo spettro demografico;
avvio della piattaforma “Utilizzo dei talenti” a partire dal 23-24 novembre 2023, per fare in modo che nessuna regione rimanga indietro.
Contesto e rimodellamento della società causato dall'evoluzione demografica
Secondo l'indagine Eurobarometro sulla demografia, 7 europei su 10 ritengono che le tendenze demografiche attuali mettano a rischio la prosperità e la competitività a lungo termine dell'UE. Tra le sfide avvertite come più urgenti sono l'invecchiamento della popolazione (42%) e la contrazione di popolazione in età lavorativa (40%). L'invecchiamento della popolazione, oltre ad aggravare le carenze di manodopera, aumenta la pressione sui bilanci pubblici e aggrava le problematiche di coesione sociale come i divari socioeconomici già in essere.
Gli strumenti pubblicati dalla Commissione rispondono all'invito del Consiglio europeo di giugno 2023 per la presentazione di un pacchetto di strumenti per fronteggiare le sfide demografiche che minacciano il vantaggio competitivo dell'Unione Europea. La comunicazione odierna serve da indice per l'orientamento delle riforme fondamentali e degli investimenti che, grazie all'azione combinata di tutti gli Stati membri permetteranno all'Unione di mantenere incisività competitiva.
(articolo a cura del tirocinante Vincenzo Guarino)
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