Il 21 novembre la Commissione ha pubblicato i risultati del riesame sull'assistenza finanziaria a favore della Palestina annunciato il 10 ottobre 2023, due giorni dopo l'attacco terroristico di Hamas contro Israele. Il riesame non riguardava l'assistenza umanitaria al popolo palestinese ma l'intero portafoglio in materia di sviluppo, tra cui i programmi di sostegno alle Agenzie ONU e all'Autorità palestinese, sostegno alla popolazione e programmi come l'Erasmus+.
Obiettivo del riesame è stato innanzitutto garantire che nella nuova situazione venutasi a creare, nessun finanziamento dell'UE consentisse indirettamente a organizzazioni terroristiche di commettere attentati contro Israele, e in secondo luogo prevenirne qualsiasi uso improprio o contrario alle normative UE e, infine, cercare di valutare possibili adeguamenti ai programmi in luce delle attuali circostanze.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha sottolineato che "l'UE è il principale donatore internazionale di aiuti ai palestinesi. Dopo i terribili avvenimenti del 7 ottobre si è dovuto procedere a un attento riesame della nostra assistenza finanziaria. Tale riesame ha confermato che le garanzie in vigore sono efficaci. Si sta lavorando per definire il nostro futuro sostegno ai palestinesi alla luce della nuova situazione in continua evoluzione."
L'approccio in due fasi del riesame ha individuato un elenco di progetti non realizzabili per € 75,6mln, principalmente infrastrutturali e strategici, che saranno riprogrammati secondo le nuove priorità da determinare sul campo la cui attuazione non è fattibile nel contesto attuale.
Infine la Commissione ha richiesto informazioni a tutti i partner esecutivi per valutare il rischio dei loro meccanismi di controllo in essere, individuando possibili misure supplementari tra cui l'inserimento di clausole contrattuali contro incitamento a odio e violenza. I pagamenti ai partner saranno trattati soltanto una volta forniti chiarimenti e assicurazioni sulla necessaria ottemperanza alle sue richieste.
Il riesame ha dimostrato che i controlli della Commissione e le garanzie esistenti in vigore, notevolmente rafforzate negli ultimi anni, funzionano bene e finora non sono emerse prove di un impiego dei fondi per fini diversi da quelli previsti.
L'Unione europea è il principale fornitore di assistenza esterna ai palestinesi attraverso la strategia comune europea 2021-2024, dotata di circa 1,2 miliardi di € a titolo indicativo, 691 milioni dei quali sono già stati adottati. Sono compresi contributi diretti all'Autorità palestinese attraverso il meccanismo PEGASE, il sostegno alle organizzazioni della società civile (OSC), progetti realizzati tramite le istituzioni finanziarie internazionali (IFI) e contributi all'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei palestinesi (UNRWA).
(articolo a cura del tirocinante Vincenzo Guarino)
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