Contenuto della Pagina
Giornata della Memoria 2024
L’assessore Striano agli studenti:
“I ragazzi siano parte attiva per evitare che simili tragedie si ripetano”
In occasione del Giorno della Memoria venerdì 26 gennaio il sindaco Gaetano Manfredi deporrà due corone di fiori:
alle 10:45, in via Luciana Pacifici (zona Borgo Orefici), in ricordo di Luciana Pacifici, vittima delle leggi razziali e, a seguire, presso le pietre d’inciampo in piazza Bovio
Alle ore 9:30, in Via Morghen 65 bis, la presidente della Municipalità 5, Clementina Cozzolino, deporrà una corona d’alloro sulla targa che ricorda Sergio De Simone, il bimbo napoletano deportato ad Amburgo e vittima degli esperimenti scientifici.
A seguire, nella sala Silvia Ruotolo (via Morghen n. 84) un incontro alla presenza di Mario De Simone, fratello del piccolo Sergio.
Rendersi parte attiva per evitare che possano rinnovarsi tragedie come l’Olocausto.
È il messaggio rivolto ai ragazzi che hanno preso parte, questa mattina, al momento di confronto e riflessione organizzato dall’Assessorato all’Istruzione e alle Famiglie in occasione del Giorno della Memoria.
Divisi in due gruppi, nell’Auditorium “Porta del Parco” di Bagnoli gli studenti hanno assistito alla proiezione del cortometraggio animato “La stella di Andra e Tati” basato sulla storia vera delle sorelline Alessandra e Tatiana Bucci, 4 e 6 anni, deportate nel campo di concentramento di Auschwitz.
Dopo la proiezione l'intenso dibattito degli alunni con Francesca Marone, professoressa di Pedagogia generale e sociale dell’Università “Federico II”, Francesco Soverina, storico dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, e Paolo Ferrara, consigliere della Comunità Ebraica di Napoli.
“Abbiamo voluto invitare le scuole di Napoli ad assistere alla proiezione del cartone animato che racconta la storia delle sorelle Bucci e di Sergio De Simone perché crediamo che attraverso la ricostruzione della loro esperienza nel campo di concentramento e di quello che hanno sofferto, si comprenda l’importanza di rinnovare il ricordo –ha affermato l’assessore Striano– Da questa storia è partita una riflessione sul valore della memoria, sulla necessità di contestualizzare gli eventi in un momento in cui si tenta di minimizzare o addirittura di negare.
Occorre riflettere anche attraverso la testimonianza di chi ha vissuto in prima persona l’orrore di quegli eventi affinché i ragazzi diventino consapevoli del fatto che tutti possiamo essere una parte attiva per scongiurare la possibilità che alcuni avvenimenti storici si possano ripetere”.