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L'evoluzione delle elezioni europee: sfide e prospettive

immagine di due bambine in sedia a rotelle che si parlano

Le elezioni europee rappresentano un momento cruciale per la democrazia dell'Unione Europea, ma nonostante l'aspirazione a un processo elettorale uniforme, le sfide persistono. Da decenni, le leggi nazionali dominano il quadro elettorale, creando disparità nelle modalità di voto e candidatura tra i cittadini dei diversi Stati membri. Negli ultimi anni, sono state introdotte modifiche alla legge elettorale dell'UE con l'obiettivo di aumentare la dimensione democratica delle elezioni europee e migliorare la partecipazione dei cittadini al processo elettorale. Tuttavia, nonostante i tentativi di riforma, il cammino verso un sistema elettorale più armonizzato è stato ostacolato per motivi procedurali.
Uno dei principali sviluppi recenti è stato il tentativo di aggiornare la legge elettorale del 1976, con il Consiglio che ha approvato un disegno di decisione nel 2018. Tuttavia, a causa del mancato completamento del processo di ratifica da parte degli Stati membri, le elezioni del 2019 sono state condotte secondo le regole esistenti, nonostante il Parlamento europeo ha sottolineato l'importanza di incentivare la partecipazione alle elezioni europee.
Successivamente nel 2020 si hanno ulteriori sviluppi, con il Parlamento europeo che ha accolto con favore l'aumento della partecipazione alle elezioni del 2019 e ha raccomandato l'esame di nuovi metodi di voto da remoto. Inoltre, sono state avanzate proposte per armonizzare gli standard per i diritti di voto tra gli Stati membri. Nel 2021, la Commissione europea ha presentato una proposta per una revisione della direttiva del Consiglio relativa al diritto di voto e di candidatura alle elezioni europee per i cittadini dell'Unione residenti in uno Stato membro di cui non sono cittadini. La proposta mira a garantire un'informazione più efficace per i cittadini mobili dell'UE e a migliorare il processo di registrazione come elettori o candidati. Il processo legislativo è proseguito nel 2022, con il Parlamento europeo che ha adottato proposte per rendere le elezioni europee "più accessibili, competitive e europee". Un rapporto della Commissione Affari Costituzionali è stato adottato dal Parlamento europeo in seduta plenaria il 14 febbraio 2023, segnando un altro passo verso un sistema elettorale europeo più efficiente ed equo.
Nonostante le sfide e le complessità, l'UE continua il suo impegno per migliorare il processo elettorale, garantendo una maggiore partecipazione dei cittadini e un'Europa più democratica e inclusiva.

(a cura della tirocinante Stefano Signore)

 
 
Contesto
Il disegno di legge intende aggiornare la Direttiva 93/109/CE del Consiglio sul diritto dei cittadini mobili dell'UE di votare e candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo. L'obiettivo è facilitare la fornitura di informazioni ai cittadini e migliorare lo scambio di informazioni rilevanti tra gli Stati membri, incluso per prevenire il voto multiplo.
In particolare, il disegno di legge cerca di:
    • semplificare il processo di registrazione per votare e candidarsi alle elezioni europee per i cittadini mobili dell'UE e ridurne i costi;
    • garantire che i cittadini mobili dell'UE abbiano pari accesso a possibilità di voto remoto ed elettronico, nelle stesse condizioni dei cittadini del paese ospitante;
    • assicurare che nessuna persona possa candidarsi in più di uno Stato membro alla stessa elezione o votare più di una volta alla stessa elezione;
    • razionalizzare il sistema di scambio di informazioni sui diritti elettorali dei cittadini mobili dell'UE, introducendo un set unico di dati e monitorando l'attuazione da parte degli Stati membri;
    • supportare l'ottimizzazione dello strumento tecnico per lo scambio di dati sui votanti registrati tra gli Stati membri, migliorando la trasmissione sicura dei dati e semplificando le procedure amministrative.