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Maggio dei Monumenti 2024
Torna il Maggio dei Monumenti. La 30esima edizione della manifestazione dedicata al tema “Le acque di Napoli”
Dal 3 maggio al 2 giugno una mostra diffusa articolata in cinque sezioni
attraverso la città, aperture straordinarie, spettacoli, incontri, laboratori
per bambini, performance.
Con
più di 300 eventi torna la storica manifestazione del Maggio dei Monumenti,
la cui 30esima edizione è dedicata al tema “Le acque di Napoli”: dal
3 maggio al 2 giugno aperture straordinarie, spettacoli, incontri,
laboratori, performance e una mostra diffusa articolata in cinque sezioni
attraverso la città, offriranno ai cittadini e ai tanti turisti attesi la
possibilità di scoprire storie e nuovi luoghi, di muoversi attraverso strade e
quartieri seguendo narrazioni inedite.
“Il
Maggio dei Monumenti è un appuntamento fisso e atteso della programmazione
culturale del Comune di Napoli, divenuto ormai di respiro nazionale. Sulla scia
degli scorsi anni, anche quest’anno abbiamo voluto cogliere l’occasione per
raccontare Napoli attraverso il suo bagaglio secolare, arricchendo così
l’offerta in un periodo di piena affluenza. L’obiettivo è che cittadini e
turisti si approprino pienamente dei luoghi e dei monumenti: il fine ultimo è
contribuire a farli conoscere e valorizzarli” dichiara il Sindaco di Napoli.
Il
calendario del Maggio dei Monumenti è strutturato in modo da coinvolgere
pubblici differenti per età e interessi, e le iniziative che lo compongono
mirano alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico, paesaggistico e
monumentale.
“Trasversalità
delle proposte, pubblici differenti, coinvolgimento della cittadinanza e
attivazione di nuove collaborazioni. Il Maggio dei Monumenti è un’occasione
importante per la città, che con la sua natura composita testimonia l’impegno
dell’amministrazione comunale nella valorizzazione e promozione della cultura.
Cultura che ha trovato la propria casa presso Palazzo Cavalcanti, sede di
alcuni degli eventi in calendario oltre che hub produttivo nel corso
dell’intero anno” afferma il Coordinatore delle politiche culturali del Comune
di Napoli.