Comune di Napoli - Notizie e informazioni sull'I.MU. (Imposta Municipale Propria) 2024
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Notizie e informazioni sull'I.MU. (Imposta Municipale Propria) 2024

Ai sensi della normativa vigente, il contribuente è tenuto al pagamento, entro il 16 dicembre 2024, dell’imposta IMU 2024 dovuta a saldo applicando le aliquote determinate dall’Ente.
Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 30 maggio 2023, sono state determinate le seguenti aliquote d’imposta, vigenti anche per il 2024:
 
  1. Aliquote
  2. Variazioni 2024
  3. Valore imponibile
  4. Abitazioni principali e assimilate
  5. Comodati
  6. Pensionati residenti all'estero
  7. Esenzioni dal pagamento IMU 2024
  8. Importi minimi
  9. Versamenti
  10. Informazioni
 

ALIQUOTE

A - Aliquota Abitazione Principale di categoria catastale A1, A8 o A9 e relative pertinenze: 6 per mille (Codice tributo da indicare sul modello di pagamento F24: 3912)
Ai fini IMU per abitazione principale si intende l’immobile nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente.
DETRAZIONE: oltre al beneficio dell’aliquota ridotta, per l’abitazione principale spetta una detrazione annuale di € 200,00 che va divisa per il numero di proprietari residenti nell’immobile e che va rapportata al periodo dell’anno durante il quale si protrae tale destinazione d’uso.
PERTINENZE DELL’ABITAZIONE PRINCIPALE: per pertinenze dell’abitazione principale si intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate.
Pertanto, se il contribuente possiede pertinenze in numero superiore a quello di cui sopra, pagherà l’imposta calcolandola secondo l’aliquota del 10,6 per mille.

B - Aliquota altri immobili: 10,6 per mille (Codici tributo da indicare sul modello di pagamento F24: 3914 per i terreni, 3916 per le aree fabbricabili e 3918 per gli altri fabbricati)
Per gli immobili diversi dall’abitazione principale e sue pertinenze (ad esclusione di quelli di categoria catastale D), l’imposta va calcolata con l’aliquota del 10,6 per mille.
L’imposta dovuta per tali immobili è riservata interamente al Comune.
Per gli immobili locati con contratto conforme all’Accordo per il Territorio del Comune di Napoli sottoscritto, in data 7 novembre 2017, ai sensi dell’articolo 2 – comma 3 – della legge 9 dicembre 1998 n. 431, l’importo da pagare, ai sensi della legge n. 160/2019, è pari al 75% dell’imposta dovuta applicando l’aliquota del 10,6 per mille.
Il riconoscimento della citata riduzione è subordinato alla presentazione, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di imposta, di apposita dichiarazione da compilarsi su modelli all’uopo predisposti e disponibili sul sito internet del Comune di Napoli (https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/968) allegando alla stessa copia del contratto debitamente registrato e - per i contratti stipulati senza l’assistenza delle Associazioni di categoria sottoscriventi il citato Accordo o successivamente aderenti - dell’apposita attestazione di conformità rilasciata da una della medesime Associazioni.
La presentazione dei citati modelli può essere effettuata a mezzo PEC alla casella: entrate.ici-imu-tasi@pec.comune.napoli.it, ovvero a mezzo raccomandata postale (senza ricevuta di ritorno) indirizzata al Comune di Napoli - Servizio IMU e TARI - Corso A. Lucci n. 66, 80142 - Napoli.

C - Aliquota immobili di categoria catastale D: 10,6 per mille (quota Statale: 7,6 per mille; quota Comunale: 3 per mille) (Codici tributo da indicare sul modello di pagamento F24: 3925 per la quota Statale, 3930 per la quota Comunale)
Per gli immobili di categoria catastale D, l’importo dell’imposta dovuta applicando l’aliquota del 7,6 per mille (articolo 1, comma 753, legge 27 dicembre 2019 n. 160) va versata allo Stato (codice tributo 3925).
L’ulteriore 3 per mille va versato al Comune (codice tributo 3930).

D - Aliquota fabbricati rurali ad uso strumentale: 1 per mille (Codice tributo da indicare sul modello di pagamento F24: 3913)

VARIAZIONI 2024

La dichiarazione di variazione IMU 2024 (il cui modello sarà disponibile sul sito istituzionale dell’Ente), se dovuta, va presentata, entro il 30 giugno 2025, a mezzo PEC alla casella: entrate.ici-imu-tasi@pec.comune.napoli.it, ovvero a mezzo raccomandata postale (senza ricevuta di ritorno) indirizzata al Comune di Napoli - Servizio IMU e TARI - Corso A. Lucci n. 66, 80142 - Napoli.

VALORE IMPONIBILE

Il valore imponibile si ottiene incrementando la rendita catastale dell’immobile del 5% (del 25% se trattasi di terreno agricolo), ed utilizzando i seguenti moltiplicatori:
  • 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della categoria catastale A/10;
  • 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
  • 80 per i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/10 e D5;
  • 65 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D (ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5);
  • 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale C/1;   
  • 135 per i terreni agricoli.

Per le aree fabbricabili il valore imponibile è costituito dal valore di mercato dell’area al 1°gennaio 2024.

Per gli IMMOBILI STORICI (fabbricati di interesse storico o artistico di cui all’articolo 10 del decreto legislativo n. 42/2004) il valore imponibile (calcolato come specificato sopra) è ridotto del 50%.
Per gli IMMOBILI INAGIBILI (fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette condizioni) il valore imponibile è ridotto del 50%.
Per i TERRENI AGRICOLI: a decorrere dall’anno 2016 sono esenti dall’imposta i terreni agricoli individuati dall’articolo 1 – comma 13 – della legge n. 208/2015.

ABITAZIONI PRINCIPALI E ASSIMILATE

Ai sensi della legge n. 160/2019, l’IMU non si applica alle abitazioni principali di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 e A7 e alle relative pertinenze.
Sono assimilate all’abitazione principale, anche alle seguenti unità immobiliari:

  • l’abitazione posseduta, a titolo di proprietà ovvero usufrutto, da anziani o disabili residenti in via permanente in istituto di ricovero o sanitario, a condizione che la stessa non risulti locata;
  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
  • le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in assenza di residenza anagrafica;
  • ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle Infrastrutture del 22 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24 giugno 2008, adibiti ad abitazione principale;
  • la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce, altresì, ai soli fini dell'applicazione dell'imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso;
  • un unico immobile posseduto e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze Armate e alle Forze di Polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente dalle Forze di Polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 19 maggio 2000 n. 139, dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.

COMODATI

Ai sensi dell’articolo 1, comma 747, lettera c), della legge n. 160/2019, a decorrere dall’anno di imposta 2020, alle unità immobiliari di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 e A7, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado, che le utilizzano come abitazione principale (a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nel Comune di Napoli), si applica l’aliquota ordinaria del 10,6 per mille, con riduzione della base imponibile del 50%.
Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all'immobile concesso in comodato possieda nel Comune di Napoli un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
La riduzione in questione decorre dalla data di registrazione del contratto di comodato.
Il beneficio, inoltre, si estende, in caso di morte del comodatario, al coniuge superstite in presenza di figli minori.
Ai fini dell'applicazione delle citate disposizioni, il soggetto passivo attesta il possesso dei suddetti requisiti nel modello di dichiarazione IMU.

PENSIONATI RESIDENTI ALL’ESTERO

Ai sensi della legge 30 dicembre 2020 n. 178, alle unità immobiliari ad uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, si applica l’aliquota ordinaria del 10,6 per mille, con la riduzione della base imponibile del 50%.
Ai fini dell'applicazione della citata disposizione, il soggetto passivo attesta il possesso dei suddetti requisiti nel modello di dichiarazione IMU.
La presente riduzione si applica ad una sola unità immobiliare.

ESENZIONI DAL PAGAMENTO IMU 2024

Sono esenti dal versamento dell’IMU:
• i cosiddetti “beni merce”: fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano locati.
I soggetti che usufruiscono della citata esenzione sono tenuti alla presentazione di apposita dichiarazione IMU (art. 1, c. 751, L. n. 160/2019);
• gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all'autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.
Il soggetto passivo è tenuto a comunicare al Comune di Napoli il possesso dei requisiti che danno diritto all'esenzione.
Analoga comunicazione deve essere trasmessa allorché cessa il diritto all'esenzione (art. 1, c. 81, L. n. 197/2022).  
La presentazione della dichiarazione, da effettuarsi entro il 30 giugno 2025, può avvenire a mezzo PEC alla casella: entrate.ici-imu-tasi@pec.comune.napoli.it, ovvero a mezzo raccomandata postale (senza ricevuta di ritorno) indirizzata al Comune di Napoli - Servizio IMU e TARI - Corso A. Lucci n. 66, 80142 - Napoli.

 

IMPORTI MINIMI

Il contribuente non deve procedere al pagamento dell’imposta se l’importo da versare è inferiore a € 12,00.
Tale importo deve intendersi riferito all’imposta complessivamente dovuta (acconto e saldo).

VERSAMENTI

Il versamento della seconda rata a saldo deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2024.
In base a quanto disposto dall’art. 1, c. 166, della legge 296/2006 il pagamento dell’imposta deve essere effettuato con arrotondamento all’euro per difetto se la frazione è inferiore a 49 centesimi, ovvero per eccesso se superiore a detto importo.
Si rammenta, inoltre, che, in caso di possesso dell’immobile inferiore a 12 mesi, per effettuare il calcolo dell’imposta dovuta a Saldo utilizzando il programma disponibile al seguente indirizzo internet https://riscotel.it/calcoloimu/, nel campo “mesi di possesso” bisogna inserire solo il numero dei mesi di possesso maturati nel secondo semestre dell’anno; e nel campo “includi nell’acconto” bisogna selezionare la voce “NO – acquistato dopo giugno”.

INFORMAZIONI

Per ogni ulteriore chiarimento ed informazione rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici (dal lunedì al venerdì, orario 9:00–13:00): 081.7953871 / 869 / 865.