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Il Gruppo di esperti europeo dell'EGE rilascia una nuova dichiarazione sulla difesa della democrazia e dei suoi valori

Particolare della copertina della pubblicazione dell'EGE "Defendig Democracy in Europe" raffigurante un disegno di persone stilizzate di spalle che si abbracciano

(19/06/2024) L’opinione dell’EGE (European Group on Ethics in Science and New Technologies) sulla “Democrazia nell’età digitale” di Giugno 2023, ha analizzato come gli assetti socio-tecnici attuali possano avere effetti negativi sulla pratica democratica.La nuova dichiarazione dell’EGE si concentra su questioni relative all’impegno civico e all’identità europea ed affronta il populismo autoritario come una delle principali minacce attuali alla democrazia. Secondo l’EGE le caratteristiche dei recenti movimenti autoritari sono incompatibili con una concezione sostanziale della democrazia: quella che non limita la democrazia alle elezioni, ma che consiste in un ricco insieme di pratiche democratiche che rendono reali i diritti ed i valori fondamentali che ne costituiscono il fondamento. Il consiglio degli esperti del gruppo è quello di ri-orientare l’Europa alle sue radici sociali, con l’adozione di serie misure che contrastino l’ingiustizia socio-economica, insieme ad una nuova concezione dell’identità europea. Essi ritengono che questa identità non debba essere definita da categorie escludenti — come nazione, territorio, religione o etnia — ma apprezzando la pluralità ed il suo potenziale. 
L’EGE sottolinea l’importanza dell’incoraggiare un senso di appartenenza transnazionale basata sui valori fondanti dell’UE e la loro traduzione in pratiche civiche reali. 
Le raccomandazione sviluppate dal gruppo sono varie, ma considera fondamentali — tra gli altri — questi elementi: 
    • Una nuova concezione della democrazia, che renda reale la democrazia partecipativa e che include una continua consultazione e deliberazione pubblica;
    • Sostegno per gli spazi pubblici europei, come le piattaforme deliberative, compresi gli spazi sociali digitali, che incoraggiano il coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale europeo;
    • Incoraggiare l’auto-organizzazione dei cittadini in associazioni di base che identificano e risolvono i problemi a livello regionale e locale;
    • Incoraggiamento di un forte ethos amministrativo e civico; un’interazione trasformata tra cittadini e istituzioni esistenti del processo decisionale sulla base di una forte identificazione delle persone con un’Europa pluralistica come una comunità di valori;
    • Analizzare come la legge, incluso il processo legale, rischia di essere svuotata e riproposta dai leader populisti autoritari e resistere a questo; 
    • Infrastrutture pubbliche forti e sufficientemente finanziate come prerequisito per l’impegno civico e politico;
    • Rafforzamento dei meccanismi che assicurano e sostengono una memoria collettiva della nostra storia europea basata su fatti e valori, per contrastare la creazione e lo sfruttamento di false narrazioni.

“I recenti avvenimenti, in Europa e nel mondo, dimostrano che dobbiamo assolutamente proteggere le nostre democrazie ed i valori e i diritti fondamentali che ne sono alla base.” ha dichiarato la Vice-Presidente della Commissione europea Dubravka Šuica.
(a cura della tirocinante Silvia Di Palma)

 
 
NOTA: 
La dichiarazione è frutto del lavoro del Gruppo europeo sull’etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie (in inglese European Group on Ethics in Science and New Technologies - EGE). Il GEE è l’organismo multidisciplinare indipendente designato dalla presidente della Commissione europea che offre consulenza su tutti gli aspetti delle politiche e normative della Commissione in cui le dimensioni etica, sociale e dei diritti fondamentali si intersecano con lo sviluppo della scienza e delle nuove tecnologie.
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