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Euploia, opere e installazioni per gli spazi dell’ascensore che conduce al Monte Echia
Percorso artistico site-specific promosso e finanziato dal Comune di Napoli e curato da Maria D’Ambrosio e Carla Langella
“Euploia Monte Echia” è un percorso artistico site-specific dedicato agli spazi dell’ascensore del Monte Echia, promosso e finanziato dal Comune di Napoli e curato da Maria D’Ambrosio e Carla Langella.
Il progetto nasce dall’esperienza di “Materia Viva – Euploia. Revealing the origin of Parthenope”, ideato da F2Lab e Casa del Contemporaneo con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha visto la collaborazione, tra gli altri, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il comune di Napoli, del MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del Liceo Palizzi e dell’Archivio di Stato di Napoli.
L’intervento realizzato per il Monte Echia include opere, creazioni sonore e installazioni multimediali pensate per accompagnare il “viaggio” nella stazione dell’ascensore, per vivere il senso dei luoghi e l’insieme del percorso urbano. Tramite app web (con accesso da QR code) è possibile accedere agli approfondimenti dedicati alle opere, ai luoghi e alla loro storia, tra cui i contributi di geologia e vulcanologia redatti da Vincenzo Morra e Paola Petrosino del DiSTAR - Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Dal 23 settembre, inoltre, sono al lavoro studenti e docenti del Laboratorio di Composizione Architettonica del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II ed esperti dei luoghi che, insieme all’artista Selini Demetriou, svilupperanno due plastici dell’intera area di Monte Echia, utili a rendere più visibili i punti di interesse del percorso di valorizzazione e rigenerazione urbana.
"Con questa mostra proseguiamo nell’operazione di promozione dell’arte pubblica con funzione di rigenerazione urbana per avviare una partecipazione attiva dei cittadini e di tutto il tessuto produttivo locale, con cui generare maggiore consapevolezza per riconoscere nella zona Chiaia-Santa Lucia un importante distretto di arte, cultura e manifattura. L’obiettivo è la riscoperta e la valorizzazione dei luoghi meno noti, ma parte della memoria storica della città come Monte Echia dove l’apertura al pubblico dell’ascensore ha consentito di arricchire l’offerta culturale e paesaggistica", ha affermato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
"Ci avviamo a festeggiare il duemilacinquecentesimo compleanno della città e lo vogliamo fare ripristinando i luoghi come Pizzofalcone dove Napoli è nata –spiega l’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Edoardo Cosenza–. Abbiamo voluto realizzare un percorso di valorizzazione della storia attraverso delle esposizioni. Questa è una tappa importante, ma solo la prima di un percorso lungo che, anche attraverso i reperti, ci accompagnerà lungo la storia di Napoli".
"Si tratta di restituire valore ai luoghi che sin dai tempi della fondazione della città parlano di una cultura attenta ai materiali e alla loro lavorazione, all’operosità capace di trasformare risorse naturali in preziosi manufatti -aggiungono Maria D’Ambrosio e Giovanni Petrone, ideatori e promotori del progetto “Materia Viva” -. Ora, con l’intervento promosso e finanziato dal Comune di Napoli partiamo dalla cavità più recente, quella realizzata per l’ascensore di Monte Echia, e la trasformiamo in un “portale” attraverso il quale fare esperienza del senso sacro di questi luoghi e dell’eredità lasciata dalla cultura classica e che appartiene al nostro attuale modo di essere, vivere, pensare".
le foto delle installazioni sono di Tommaso Vitiello