(23/10/2024) Il 20 ottobre si è tenuto un referendum costituzionale sull'adesione all'UE nella Repubblica di Moldavia. I risultati del referendum indicano che il popolo moldavo ha espresso un chiaro desiderio di garantire il proprio futuro all'interno dell'Unione Europea.
Un totale del 50,4% degli elettori moldavi ha sostenuto la modifica della costituzione per incorporare l'adesione all'UE, mentre il 49,6% si è opposto alla modifica. Questo risultato consente al governo di modificare la costituzione, aprendo la strada all'adesione del paese dopo la conclusione dei negoziati in corso. I funzionari mirano all'adesione della Moldavia all'UE entro il 2030 e hanno esortato Bruxelles a impegnarsi anche per questo obiettivo.
Diversi leader europei hanno espresso la loro opinione su questo evento:
Un parlamentare europeo rumeno e presidente del comitato di collegamento del parlamento che supervisiona l'adesione della Moldavia all'UE, Siegfried Mureșan, ha affermato che l'approvazione del referendum costituzionale "rappresenta una vittoria per il popolo della Repubblica di Moldavia e una sconfitta per la Russia". Inoltre ha affermato: "Farò in modo che noi, come Unione europea, rispettiamo la volontà del popolo moldavo espressa nel referendum e forniamo tutto il supporto necessario per il processo di adesione all'UE".
In una dichiarazione della Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si sottolinea che il Parlamento condanna fermamente qualsiasi interferenza nel referendum costituzionale della Moldavia sull'integrazione nell'UE. La Presidente Metsola ha sottolineato che il Parlamento è orgoglioso di essere uno degli alleati più forti della Moldavia e sostiene pienamente il suo percorso verso l'adesione all'UE. Ha inoltre elogiato la Presidente Maia Sandu e il suo governo per i loro significativi progressi nell'attuazione delle riforme, osservando che, sebbene le sfide possano presentarsi, il Parlamento europeo rimarrà fermo nel suo sostegno durante tutto il processo.
Parallelamente al referendum, la Moldavia ha anche tenuto elezioni presidenziali. L'attuale presidente, Maia Sandu, ha conseguito circa il 42 percento dei voti. Tuttavia, poiché non ha ottenuto una maggioranza assoluta, ora affronterà il candidato filo-russo Alexandr Stoianoglo in un ballottaggio al secondo turno. Secondo la dichiarazione rilasciata dalla Commissione europea e dall'Alto rappresentante, Josep Borrell, la Moldavia è l'obiettivo di una "guerra ibrida" in corso, orchestrata dall'estero. Questa campagna coinvolge varie forme di interferenza manipolativa mirata a destabilizzare il paese, tra cui finanziamenti illeciti di attori politici, campagne di disinformazione e attacchi informatici. La Russia e i suoi delegati hanno tentato attivamente di minare i processi democratici ed elettorali in Moldavia. Nonostante questi sforzi, la Commissione europea elogia le autorità moldave per aver organizzato con successo sia le elezioni che il referendum costituzionale.
La Commissione europea rimane impegnata a sostenere lo sviluppo democratico, le riforme e la crescita economica della Moldavia, rafforzando al contempo la resilienza, in particolare nel suo perseguimento dell'adesione all'Unione europea. L'UE e la Moldavia condividono un futuro comune.
(a cura di Tinatin Pichkhadze, volontaria del Corpo europeo di Solidarietà presso l'associazione Noi@Europe)