Stop ai “gatekeepers”: nuove regole per Booking

(26/11/2024) A seguito dei 6 mesi stabiliti dalla Commissione europea il 13 maggio 2024, la piattaforma Booking Holdings Inc. (BHI) dovrà conformarsi ai vincoli del Digital Markets Act (DMA). Booking è stata definita una “gatekeeper”, ossia una delle grandi piattaforme digitali che offrono servizi online di intermediazione o motori di ricerca, accusata di applicare strategie contrarie al fair play tra i diversi business nello stesso settore e di limitare la libertà di ricerca degli utenti. Il DMA prevede un sistema più flessibile a favore dei cittadini in cui poter avere controllo dei propri dati durante la navigazione online e usufruire delle piattaforme senza influenze di terzi interessati ("unbiased search result"). Anche i business online potranno beneficiare di questo regolamento grazie all’apertura degli ecosistemi digitali e alla possibilità di stabilire le proprie strategie competitive di pricing. La Commissione vieta l’utilizzo delle “parity clauses”, e di altre misure ugualmente restrittive, utilizzate da Booking per danneggiare altre piattaforme. Ad esempio, non sarà più possibile incrementare le proprie commissioni per servizi come hotel o affitto di automobili e non permettere alle imprese offerenti di proporre prezzi più vantaggiosi su altri siti. Gli hotel, inoltre, potranno avere accesso alle informazioni riguardanti gli utenti per generare offerte più competitive e personalizzate. Dal 14 novembre Booking deve dimostrare il rispetto delle norme del DMA attraverso un “compliance report” e presentare una descrizione chiara delle proprie tecniche di profiling dei clienti. Per garantire il rispetto delle direttive europee sono stati previsti controlli periodici e, nel caso di violazioni, sanzioni a partire dal 10% sul fatturato totale dell’impresa. 

(a cura della tirocinante Beatrice D'Esposito)