In questa sezione vengono esaminati i culti religiosi più sentiti dai napoletani ed i relativi miracoli e prodigi.
Su tutti campeggia San Gennaro e il miracolo dello scioglimento del sangue. Ma di grande importanza sono anche i miracoli di Santa Patrizia ed il culto dei morti.
Giovanni Paolo II nel 1980 proclamò ufficialmente San Gennaro, vescovo e martire, patrono di Napoli e della Campania.
Il vero nome di San Gennaro è Ianuario. Le sue origini sono molto incerte. Naque probabilmente a Napoli da una famiglia gentilizia della Gens Januaria. Divenuto vescovo di Benevento, giunse nella zona dei Campi Flegrei per partecipare a una liturgia tenuta dal diacono della Chiesa di Miseno, Sossio...
Il miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro non è l'unico fenomeno del genere a Napoli. Il sangue dell'altra compatrona di Napoli, Santa Patrizia, conservato nel monastero di San Gregorio Armeno, si liquefa il 25 agosto di ogni anno (giorno della festa della Santa) e spesso anche in altri giorni. Santa Patrizia, nipote dell'imperatore Costantino il Grande, naque a Costantinopoli nell'anno 350 dopo Cristo...
In una città come Napoli, dove i miti, le leggende e le storie misteriose si susseguono vorticosamente, era inevitabile che anche il culto dei morti, così delicato e allo stesso tempo così macabro, fosse sentito dal popolo napoletano in maniera molto forte. È sufficiente una passeggiata tra i vicoli stretti e popolari della città, per capire che esso viene praticato con costanza e devozione; in molti luoghi della città ci sono tabernacoli e nicchie adornate di immagini di Santi e foto di defunti...