Le schede di questa sezione illustrano l'affascinante mondo della Napoli sotterranea: le catacombe e i luoghi di culto come la Chiesa di San Pietro ad Aram e la Chiesa delle Anime del Purgatorio, lo straordinario Cimitero delle Fontanelle, il misterioso Cimitero delle 366 Fosse.
Pochi conoscono la storia e i misteri del sottosuolo di Napoli. La città di sotto è nata con quella di sopra e con essa si è sviluppata.
Nata sul mare, Napoli è anche la città del vulcano Vesuvio. Cresciuta sul tufo, sulle pozzolane e sulle rocce generate da antiche eruzioni, Napoli ha sempre sfruttato la pietra dei suoi colli e del fondo delle sue valli per crescere verso l'alto.
La Napoli sotterranea rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di mistero del mondo. Nel ventre della città ci sono passaggi segreti, cisterne, catacombe, acquedotti, per una superficie complessiva che supera i 600mila metri quadrati...
I numerosi cimiteri sotterranei di Napoli si sviluppano soprattutto alle falde dei Colli Aminei e nel quartiere Sanità-Vergini, definito tradizionalmente "valle dei morti". Questi siti furono scelti soprattutto per la buona qualità del tufo, che dava la possibilità di scavare ampie gallerie per ottenere materiale edile o cisterne per l'approvvigionamento idrico.
Tra le antiche catacombe presenti nel sottosuolo partenopeo ci sono quelle di San Gaudioso, ma di certo quella più nota ed imponente è la catacomba di San Gennaro, che si distingue dalle altre per gli splendidi ed antichissimi affreschi e mosaici...
La Basilica di San Pietro ad Aram sorge, secondo la tradizione, nel luogo dove San Pietro celebrò la prima messa e battezzò Santa Candida e Sant'Aspreno, i primi napoletani convertiti al Cristianesimo. L'indicazione "Aram" deriva da "Ara Petri", la pietra-altare utilizzata da Pietro per la celebrazione della messa. Sul medesimo altare celebrarono messa vari vescovi come San Silvestro I, San Pelagio, San Gregorio Magno e San Nestoriano, vescovo africano sbarcato a Napoli insieme a San Gaudioso...
Nel cuore del Decumano Maggiore, nel caos della vita quotidiana del quartiere, si erge maestosa ed inconfondibile la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. La chiesa sorse nel 1616 grazie al volere di un gruppo di nobili che decisero di fondare la Congrega di Purgatorio ad Arco, un'associazione umanitaria dedita all'assistenza dei malati, dei poveri e delle donne in difficoltà. I lavori furono affidati a Cosimo Fanzago, ma in realtà l'opera fu il risultato di una collaborazione tra grandi scultori...
Il Cimitero delle Fontanelle è un'antica cava di tufo di epoca aragonese sorta nel quartiere Sanità per ricavare il materiale necessario alla costruzione delle abitazioni. Il nome "Fontanelle" deriva dalle abbondanti sorgenti che sgorgavano in quella zona della città. Nel Seicento la cava cominciò ad essere utilizzata come cimitero per ospitare i resti dei morti a causa della peste, soprattutto quella del 1656, a cui fecero seguito carestie ed epidemie che afflissero la città per tutto il XVIII e parte del XIX secolo...
È il 1762 quando, dopo tre anni dalla partenza di Carlo di Borbone per la Spagna, il ministro Bernardo Tanucci affida all'architetto fiorentino Ferdinando Fuga l'importante incarico di realizzare un cimitero per il popolo sulla collina di Poggioreale. Nella Napoli borbonica del Settecento la "ghettizzazione di massa", ovvero il ciclo vitale dei meno abbienti, viene risolta accogliendo le persone in apposite strutture: il Real Albergo dei Poveri, costruito anch'esso da Ferdinando Fuga nel 1751 per offrire sostegno ai senza dimora che vagavano per la città, e il Cimitero delle 366 fosse, di fondamentale importanza poiché, in precedenza, le salme dei popolani venivano gettate quotidianamente nella fossa dell'ospedale degli Incurabili o seppellite in aree periferiche...