Il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oswiecim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprirono il suo tristemente famoso campo di concentramento, liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
Il 27 gennaio 2008 si celebra per l'ottava volta in tutta Italia il Giorno della memoria, istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 "al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati."
Nell'ambito delle iniziative promosse dall'Amministrazione Comunale in occasione della Giornata della Memoria, il Sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo ha promosso per lunedì 28 gennaio, alle ore 12,30, nella Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, un incontro di riflessione sulla Shoà.
Interverranno il Presidente della Comunità Ebraica di Napoli, Pierluigi Campagnano, il Ministro del Culto, Pier Paolo Pinchas Punturello e la Giunta Comunale.
L'assessorato alla Memoria della città ha promosso, con il patrocinio del Sindaco di Napoli, due mostre parallele che raccontano, attraverso immagini emblematiche, gli anni dell'orrore nazifascista sulle donne dell'olocausto e la persecuzione dei disabili psichici:
Psiche incatenata" e "Capelli d'oro e di cenere": memorie della shoah nelle opere del gruppo Watching the sky, saranno visitabili dal 25 gennaio all'8 marzo 2008, presso le sale dell'Archivio Storico del Comune di Napoli (Salita Pontenuovo 31), orario 9,00 - 13,00 giorni feriali.
Le due mostre ricordano a tutti che la vita umana è sacra, che non esistono etnie o minoranze di serie B, che arte e scienza sono al servizio dei Diritti Umani e non devono trasformarsi in strumenti di propaganda o di oppressione.
Proprio mentre i nazisti avevano programmato la deportazione degli ebrei di Napoli, la città insorse e nelle gloriose 4 giornate di Napoli, dal 28 settembre al 1° ottobre 1943, 2000 napoletani liberarono la città dagli aguzzini nazisti. Fu un episodio di eroismo che non deve essere dimenticato. Gente comune, fra cui scugnizzi di 12 o 13 anni, sconfissero la macchina di morte tedesca, liberarono Napoli e impedirono la deportazione degli ebrei verso le camere a gas di Auschwitz
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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