Trasformato da Palazzo dei Ministeri borbonici a sede del Municipio, il maestoso edificio di San Giacomo continuava a svolgere un ruolo da "protagonista" nella vita cittadina e quel rango andava affermato, avvalorato, esibito anche attraverso segni di grandezza. Così come per il passato, quindi, nell'androne principale doveva continuare ad esserci ed a svolgere il suo delicato e rappresentativo incarico un gallonato Guardaporta (proprio con la maiuscola).
Fino dai tempi remoti severo custode a guardia dell'ingresso delle residenze reali, delle dimore nobiliari e delle sedi istituzionali, reso austero da una rutilante uniforme, il Guardaporta (nell'antichità noto come atriense) barrava l'ingresso a quanti non avevano il "viglietto d'ammissione", forniva indicazioni per "l'accesso a palazzo" e costituiva il primo "incontro di rappresentanza" per gli ospiti illustri giunti in visita e ai quali era simbolicamente spalancato il "portone maggiore".
Presso l'Archivio Storico Municipale è conservato un disegno a firma di Luigi Piccioli che raffigura la "tenuta", cioè l'uniforme, del "Guardaporta della sede principale del Municipio". Il foglio è privo di data, ma è unito a carte che lo riguardano e che permettono di datarlo al 1875.
I colori dello stemma cittadino sono il tema utilizzato nell'ideazione della livrea. Rispettando i canoni stilistici delle uniformi dell'ancien régime, l'abito è composto da: giamberga ad un petto in panno rosso foderata in tessuto leggero di colore giallo, colletto, paramani e bordino a guarnitura anch'essi in giallo; sottoveste (o gilet) in panno rosso con bordino a guarnitura in giallo e doppia fila di bottoni dorati; calzoni al ginocchio (polpe) anch'essi in panno rosso con bordo giallo e bottoncini dorati a chiusura; calze bianche e scarpini in pelle nera con nocca in punta.
Cappello a bicorno in feltro nero con cordoncino giallo e rosso che termina ai lati con fiocchetti gialli, coccarda giallo-rossa su gallone giallo, piumeggio bianco, pennacchio giallo con piume ricadenti rosse. Guanti bianchi. Tracolla, con stemma della Città, in panno giallo con fiocchi anch'essi gialli; alla tracolla è appesa la spada caratterizzata dall'elsa a croce. Mazza con grosso pomo e punta in argento.
Bernardo Leonardi
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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