12 MAGGIO 2008 - ORE 17.00
Sala Rari della Biblioteca Nazionale
Palazzo Reale - Napoli
con il patrocinio della
BIBLIOTECA NAZIONALE DI NAPOLI VITTORIO EMANUELE III
Racconti e ricordi dei protagonisti della prima radio libera di Napoli con interventi musicali a cura del Jazz Ensemble S. Pietro a Majella diretto da Marco Sannini
Interverranno:
Mauro Giancaspro
Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli
Nicola Muccillo
Giornalista RAI
Tony Ponticiello
Videoartista
Valerio Caprara
Critico cinematografico
Ermanno Corsi
Giornalista, scrittore e consigliere
dell'Ordine dei Giornalisti della Campania
Mario Franco
Critico cinematografico
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la creazione di due blocchi politico-militari contrapposti - da una parte gli Stati Uniti d'America e i paesi occidentali, dall'altra l'Unione Sovietica e gli Stati dell'Europa Orientale - diede il via alla cosiddetta "guerra fredda" che porterà, dopo la divisione della Germania in due repubbliche, alla costruzione nel 1961, da parte della Germania dell'Est, del famigerato muro di Berlino. Il muro, che tagliava in due tutta la città e impediva i collegamenti tra Berlino Est ed Ovest, fu poi abbattuto nel 1989 consentendo così la riunificazione della città e delle due Germanie.
Negli Anni Sessanta in America nacquero movimenti studenteschi e di piazza, tra cui gli hippy o "figli dei fiori", che si batterono contro la guerra del Vietnam e per l'affermazione dei diritti civili in un'ottica politica interrazziale. Personaggio di spicco di questi movimenti fu il reverendo di colore Martin Luther King Jr (Premio Nobel per la Pace), che finirà assassinato nel 1968. In questo stesso anno a Parigi, per protestare contro il piano di riforma scolastica Fouchet, studenti e professori dell'Università, decisero di scioperare. Nel mese di maggio fu occupata la Sorbona ed agli studenti si unirono milioni di lavoratori che costrinsero, dopo violenti scontri con la polizia, il generale De Gaulle a sciogliere il parlamento e ad indire nuove elezioni. Nel 1975, grazie all'occupazione di Saigon da parte dell'esercito nordvietnamita, terminò la guerra del Vietnam che vide sconfitti, per la prima volta nella loro storia, gli americani.
La crisi economica che negli Anni Settanta investì i mercati di tutto il mondo favorì la nascita di movimenti sociali e politici. Erano gli anni della contestazione giovanile, della mitica Renault 4, del Living Theatre, del Rock progressivo dei Genesis e degli Emerson, Lake & Palmer. La voglia di cambiamento e di conquista di nuovi spazi all'interno della società diede vita in Italia alla creazione di movimenti spesso contrapposti tra loro: da una parte chi tendeva ad un cambiamento politico, dall'altra chi si adoperava per l'abbattimento del sistema. In questo clima di scontro sociale e politico un ruolo importante lo ebbero le arti (letteratura, pittura, fotografia, teatro, cinema, musica) ed i mass-media che sempre più sostennero questi movimenti e le loro richieste. A Napoli, uscita da poco da una terribile epidemia di colera, fu eletto nel 1975 sindaco Maurizio Valenzi del PCI, la cui giunta fu caratterizzata da una grande apertura verso il mondo dell'informazione.
In questa cornice storico-sociale, nello stesso anno e sempre a Napoli, nacque la prima radio libera (tra le prime in Italia) : Radio Napoli Prima.
Grazie alla musica e ad un'informazione partecipata, malgrado i sequestri giudiziari operati da una Pretura conservatrice che non teneva conto dell'istanza espressa dalle radio libere a favore dell'articolo 21 della Carta Costituzionale Italiana, Radio Napoli Prima avviò un'apertura culturale verso il pubblico campano, per il quale cominciarono a profilarsi inusuali linguaggi, sia nel campo musicale che in quello delle arti visive, attraverso spazi dedicati al "nuovo": le cineteche (Cine Club, Cinema Amedeo, Altro), i teatri d'avanguardia (il Playstudio di Arturo Morfino, il Teatro Instabile, il Teatro Esse di Gennaro Vitiello), le gallerie d'arte (l'Internazionale, la Modern Art Agency di Lucio Amelio), la Saletta della Libreria Guida, oltre al Goethe Institut e all'Istituto Francese di Cultura. Questo grande fermento culturale fu amplificato dall'informazione della carta stampata con testate giornalistiche come Paese Sera, Il Manifesto, Il Quotidiano dei Lavoratori, il C.O.M. Nuovi Tempi.
Fondatori di questa storica radio, successivamente divenuta germe di Radio Radicale, sono stati il giornalista Nicola Muccillo che già dal 1968 aveva collaborato all'innovativo programma radiofonico della RAI "Per voi giovani" e in seguito anche con la Radio della Svizzera Italiana, e Tony Ponticiello, artista sperimentale, ideatore, realizzatore e anchorman di programmi radiofonici e televisivi.
Nel corso della serata a loro dedicata i protagonisti di questa mitica radio, nel ricordarne la nascita, ci faranno rivivere attraverso i racconti, gli aneddoti e la musica, un periodo della nostra storia segnato da una grande conflittualità sociale, ma anche, soprattutto, da importanti trasformazioni e conquiste nel campo dei diritti civili.
Elio Lupi