Costruito nella seconda metà del XII secolo per volere di Guglielmo I "Il Malo", il castello, che si erge nelle vicinanze dell'antica Porta Capuana (da cui prese il nome) fu la residenza dell'imperatore Federico II di Svevia e, pur dopo la costruzione della più confortevole reggia di Castel Nuovo (1279), fu dimora di numerosi sovrani, principi e dignitari della dinastia angioina e aragonese (Ladislao, Giovanna II, Alfonso duca di Calabria).
Durante l'età moderna il maniero fu scenario delle convulse vicende politiche della nostra città che portarono alla successione delle diverse dominazioni straniere del regno meridionale. Nel 1540 per volere del vicerè don Pedro de Toledo fu adibito a Palazzo di Giustizia e ha conservato questa funzione fino ai nostri giorni.
Dal maestoso portale, sormontato dallo stemma con le insegne di Carlo V, si accede nel cortile rettangolare e da uno scalone si sale al vasto Salone della Corte d'Appello con le illusionistiche prospettive architettoniche e le figure allegoriche delle 12 province del Regno di Napoli, eseguite da Antonio Cacciapuoto e aiuti (1770 c.). Degne di nota anche le splendide decorazioni e gli affreschi della cinquecentesca Cappella della Sommaria, raffiguranti scene del Nuovo Testamento, opera di Pietro Ruviale.