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Mostra Maestro Cesare Giardini

dal 10 al 30 settembre 2008
 
La pittura di Cesare Giardini ha come tematica di riferimento il viaggio, inteso come grande metafora, come luogo della memoria e del sogno. L'artista sostiene che ciò che rimane di un viaggio sono alla fine piccole cose antiche: la luce, i profumi, gli sguardi e le nuvole.

Dal 2005 l'attenzione del pittore si è soffermata sul rapporto tra paesaggio e architettura cercando di individuare ed esprimere "una poetica delle anomalie della contemporaneità".

Scrive a tale proposito Luca Arnaudo nel testo in catalogo per la mostra allo studio Neo Geo di Milano tenutasi nei mesi di febbraio-marzo 2008: "Giardini appartiene insomma a pieno titolo alla linea moderna della pittura fantastica, una linea che egli prosegue attraverso un immaginario risolutamente personale, dove alla progressiva rarefazione degli originari intenti più schiettamente narrativi si accompagna da ultimo l'emergenza di istanze analitiche della realtà vissuta e osservata.
Tale analisi, peraltro, non si presenta mai in senso esclusivamente critico, piuttosto come componente di un'inedita poetica delle anomalie della contemporaneità: anomalie assunte come dato di fatto, e in cui pure possono darsi frammenti di una nascosta bellezza.
 
La ricerca più di recente condotta da Giardini sulle mutazioni del paesaggio italiano appare in tal senso esemplare. Resse di automezzi accalcati intorno a costruzioni disperse, ripetitori puntati verso il nulla, strade interrotte che fendono ampi panorami dove l'isolamento è stato barattato per l'abbandono: questi e pochi altri elementi ripetuti vengono a definire uno spazio straniato, trasfigurato nella pittura in immagini di sospesa immobilità.
 
Ciò che mobile e rassicurante rimane, ad ogni buon conto, è la sagoma azzurra di una corriera che l'artista dispone ad attraversare e superare simili distese. Nel suo modesto, determinato arrancare la macchina semplice e ormai antica di Giardini diviene allora il mezzo ideale per avviare 'immaginazione e trasportarla nell'andare del ricordo - quello di un giocattolo dell'infanzia, ma potrebbe anche essere di un itinerario esotico animato da nuove luci e nuovi odori, così come di uno sguardo fisso sul moto delle nuvole giusto dietro casa - fino a farla giungere al punto del tempo e della terra che occupiamo: si viaggia intanto con una dolcezza di sogno, sonnecchiando appoggiati all'immagine come al vetro appannato di una vecchia corriera"

Informazioni tratte dal sito www.cesaregiardini.com

CASTEL DELL'OVO

Via Partenope Borgo Marinari
Tel. 081 7954585 - 7954588
info: casteldellovo@comune.napoli.it
Come si raggiunge: con autobus 140, R3


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