In Campania la competizione elettorale è stata vinta dalla coalizione guidata da Silvio Berlusconi che con il 51,5 % dei consensi si è aggiudicata 36 dei 62 seggi in palio. Il principale schieramento avverso, quello guidato da Walter Veltroni, con il 33,9% dei suffragi ha invece conquistato 22 seggi. Il responso delle urne ha anche fortemente penalizzato i partiti che hanno dato vita alla Sinistra Arcobaleno, essi hanno perso complessivamente, rispetto alle precedenti elezioni politiche, 293.240 voti (-8,3%) passando dai 384.126 suffragi del 2006 ai 90.886 del 2008.
In tutte le province della Campania, con la sola eccezione di quella di Avellino (40,8%), il centro destra ha superato il 50% dei consensi.
Nel comune di Napoli lo schieramento di centro destra è diventato maggioritario, con il 46,7% dei voti ha conquistato la maggioranza relativa. Anche le formazioni che compongono la coalizione di centro sinistra, Partito Democratico (+1,3%) e Italia dei Valori (+3,2%), mostrano un aumento di consensi in punti percentuali rispetto alle precedenti consultazioni per il rinnovo della Camera dei Deputati. Ma nonostante questa crescita, i partiti che sostengono Walter Veltroni complessivamente mostrano 32.376 voti in meno rispetto alla coalizione guidata da Silvio Berlusconi (-6,2%), che conquista la maggioranza relativa dei suffragi in 7 delle 10 municipalità e in 23 dei 30 quartieri cittadini.
Nel capoluogo partenopeo il 13 e 14 aprile si sono recati alle urne solo il 67,7% degli aventi diritto al voto. Il livello del "Non Voto", la somma di astenuti, schede bianche e nulle, a Napoli è sempre tra i più alti (34,36%) se confrontato con quello relativo ai maggiori comuni italiani e ai comuni capoluogo della Campania.
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del 17 maggio 2001- Redazione in Napoli
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