La fine dell'esperienza della "solidarietà nazionale". La rottura dell'equilibrio tra i due maggiori partiti, DC e PCI, conduce alle terze, consecutive, elezioni anticipate. Democristiani e Socialisti mantengono le loro posizioni, 38,3% e 9,8%, notevole è invece la flessione comunista (-4%). A Napoli la DC (+0,63%) e il PSI (+1,16%) mostrano entrambi aumenti di consensi. La differenza del Capoluogo campano rispetto al resto del Paese è nell'intensità del calo comunista, nella Città partenopea la perdita di voti al Partito Comunista è ancora più netta, il 10% dei consensi in meno. Si manifesta, ancora una volta, una delle particolarità del voto napoletano, le tentenze in atto nell'intero Paese a Napoli si presentano amplificate.