Il 2 giugno del 1946, in occasione del referendum istituzionale, l'adesione dei napoletani alla monarchia è plebiscitaria (79,9%). Negli anni successivi questo orientamento politico ha caratterizzato fortemente il comportamento elettorale della Città partenopea rendendola, da questo punto di vista, profondamente diversa dagli altri grandi centri del Paese. Napoli ha assegnato al Partito Monarchico, a Lauro, un livello di consensi elevatissimo rispetto a quello degli altri grandi comuni e del resto della Penisola. Il 1968 è stata l'ultima tornata elettorale in cui è presente la lista del Partito Democratico di Unità Monarchica. Il centro della Città ha rappresentato per i monarchici la zona di maggiore forza elettorale e in alcuni quartieri di quest'area il Partito Monarchico ha conquistato percentuali di adesioni altissime (65% a Pendino, 64% a San Ferdinando e Porto), mai più raggiunte da altri partiti.
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