Il PRI a Napoli dal dopoguerra al 1992 non supera mai il suo valore nazionale e riscuote quasi sempre i consensi più bassi tra tutti i grandi comuni. I repubblicani solo nel 1968 raggiungono nella Città partenopea valori significativi (2%), e da questa tornata elettorale inizia per il partito dell'edera una forte crescita. Nel 1992 alle elezioni per la Camera il PRI raggiunge nel Capoluogo campano il suo massimo storico (4,1%), con una forza elettorale 10 volte quella del 1953. Questa formazione politica raccoglie i suoi maggiori consensi nella parte centrale della Città, ma è in periferia che realizza i massimi incrementi. Alle comunali del 1992 in alcuni quartieri come Piscinola e Soccavo conquista valori anche 30 volte quelli del 1952.