Fontana della Sirena

Cenni storici estratti dalla pubblicazione “Le fontane di Napoli – Storia del Bello e dell’Utile nell'arredo urbano” di Filomena Sardella – Guida Editori

Ubicazione:
Piazza Sannazaro

Epoca:
1861‐1869

Autore:
Onofrio Buccini

Descrizione della fontana

La scultura, in marmo bianco, si eleva da uno scoglio di pietre vulcaniche posto al centro di una vasca ellittica inserita al di sotto del piano erboso di una estesa aiuola circolare, recintata. Il dinamico e volumetrico gruppo è composto nella parte bassa da un groviglio composto da quattro sovradimensionati vivaci creature marine dalle forme fantasiose e dalle espressioni grottesche, mentre fuoriescono sui quatto lati da scogli ricoperti da vegetazione e concrezioni marine: un superbo cavallo marino dalle zampe palmate, un bizzarro leone marino dai barbigli squamati, un minaccioso delﬁno dalle pinne rostrate, una grossa tartaruga marina.

La parte sopraelevata del gruppo è occupata da una prominente e impettita sirena dai lunghi e mossi capelli. La ﬁgura, rivestita di alghe marine, ha una lunga, grossa coda squamata, attorcigliata che le ricade sul ﬁanco sinistro. Con il braccio destro regge una lira, il sinistro è alzato in enfatico gesto di richiamo.

Curiosità

Il gruppo scultoreo, nel 1869, fu installato dinanzi alla stazione Garibaldi per accogliere i viaggiatori.

Negli anni Venti a seguito del Piano Regolatore Generale di Ampliamento e Risanamento e Viabilità che prevedeva l’apertura della Galleria Grande di Posillipo, poi detta Laziale, attraverso la collina, fu attuato un radicale intervento urbanistico che comportò una grande colmata a mare nella zona di Mergellina e in particolare l’area della odierna piazza Sannazaro, a quel tempo prossima alla linea di costa.

Il progetto di urbanizzazione previde lo spostamento della fontana dai giardini antistanti la vecchia stazione centrale, che avvenne nel 1924, al centro della nuova piazza.