1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
Contenuto della Pagina

Fontana di Nettuno detta di Medina

Cenni storici estratti dalla pubblicazione “Le fontane di Napoli – Storia del Bello e dell’Utile nell'arredo urbano” di Filomena Sardella – Guida Editori

Ubicazione:
Piazza Municipio

Epoca:
Fine sec. XVI

Autore:
Michelangelo Naccherino, Angelo Landi, Cosimo Fanzago, Pietro Bernini
 

Descrizione della fontana

La Fontana del Nettuno - detta poi Medina - presenta caratteri compositivi complessi tra architettura e scultura, impiegando una elaborata varietà di elementi strutturali e figure realizzati in marmo bianco di Carrara e elementi decorativi in bardiglio.
L’ingegnosa composizione rimanda alle fontane a pianta circolare dell’arte tardomanierista, suddivise in settori, con bacini di livello differenziato raccordati da brevi gradinate radiali e animate da uno scenografico apparato figurativo di divinità fluviali.
La tipologia della fontana è infatti “a isola”, con pianta polilobata e quadripartita in settori.

Nella sezione inferiore vi sono basse e larghe vasche curvilinee alternate a quattro corrispondenti ampie gradinate d’invito al livello superiore, affiancate da pilastrini con motivi a volute.
Su ciascuno degli otto sostegni sono poste raffinate sculture di leoni accovacciati, in atto di trattenere tra le zampe emblemi della città di Napoli, alternati a stemmi del Duca di Medina e della famiglia Carafa.
Le figure leonine versano acqua dalle fauci nelle vasche sottostanti.

La sezione mediana presenta invece una vasca circolare conclusa perimetralmente da quattro porzioni di balaustrata; ciascuna di esse sostiene sfere decorative, con pilastri di bardiglio torniti.
Solo su un lato di questa balaustra campeggia una lapide a forma di pelle di leone distesa con incisa una magniloquente epigrafe latina.

Sui bordi di una successiva vasca superiore, dal contorno mistilineo, sono disposte simmetricamente quattro coppie di delfini alternate a quattro mostri marini cavalcati da putti.
I primi espellono lateralmente getti d’acqua in piccole conche sporgenti e sormontate da stemmi coronati della monarchia di Spagnai secondi gettano acqua nella vasca inferiore.
Al centro s’innalza uno scoglio rustico fatto di grezze rocce vulcaniche su cui si ergono due coppie di cariatidi raffiguranti satiri, alternate a coppie di ninfe in atto di reggere sul capo, con una mano, la conca terminale adornata da quattro grotteschi mascheroni dai quali sgorga acqua.
Dal bordo di questa si affacciano ancora quattro figure di cavalli marini, o meglio ippocampi, in marmo bardiglio, che a loro volta versano altra acqua.
Infine, sul vertice si eleva la figura intera del nume Nettuno, con il tridente in bronzo dal quale s’innalza l’ultimo vivace zampillo.

 

Curiosità

Nel corso della sua storia la fontana ha mutato il suo originario aspetto e in parte la sua iconografia, ma soprattutto le relazioni con l’ambiente.

Essa venne eretta nel Largo del nuovo Arsenale, innanzi alla Residencia (la prima residenza vicereale), presso Castel Nuovo
Nel settembre del 1628 Antonio Alvarez de Toledo, viceré dal 1622 al 1629, per carenza di approvvigionamento idrico, la fece ricollocare al Largo di Palazzo ad angolo della reggia.
Dopo pochi anni, il Conte di Montererrey Manuel de Acevedo y Zúñiga, viceré dal 1631 al 1637, la fece spostare presso il Torrione d’Alcalà, tra il Chiatamone e Santa Lucia a Mare
Nel 1638, il successivo viceré Ramiro Felipe Núñez de Guzmán fece smontare la struttura per trasferirla nel Largo delle Corregge, corrispondente alla parte finale dell’odierna via Medina presso la chiesa di San Gioacchino.
Dopo oltre due secoli di inamovibilità, la fontana venne nuovamente smontata e rimossa nel 1886, per poi essere conservata in una grotta sotto la collina di Pizzofalcone.
Dieci anni dopo si sarebbe discusso del ricollocamento della fontana nei giardini di piazza Municipio, oppure in alternativa nella nuova piazza Agostino Depretis, l’attuale piazza Giovanni Bovio. 
Nel 1904 avviene la collocazione in piazza Agostino Depretis.

In occasione dell’apertura del cantiere della Metropolitana della nuova linea 1, nel 2011 la fontana venne rimossa dalla sede ormai storica sita in piazza Giovanni Bovio e sistemata nei depositi del Comune. 
Dopo un restauro viene ricollocata in via Medina.
Nel 2014 per l’ennesima volta viene smontata e, dopo un ulteriore intervento conservativo complesso, ricostruita in piazza Municipio ove venne inaugurata il 23 maggio 2015.
 

Maggiori informazioni e cenni storici

 
 
Fontana di Nettuno detta di MedinaFontana di Nettuno detta di Medina
 

 
Fontana di Nettuno detta di MedinaFontana di Nettuno detta di Medina
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO