1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
Contenuto della Pagina

Legalità e beni confiscati

Il Comune di Napoli promuove la valorizzazione e il riutilizzo per pubblica utilità dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata entrati a far parte del proprio patrimonio indisponibile, in conformità alle finalità del Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136" ss.mm.ii.. Le misure relative al sequestro dei beni alla criminalità costituiscono un utile strumento per sottrarre il patrimonio accumulato illecitamente dal circuito economico dell’organizzazione criminale.
È obiettivo prioritario dell’Amministrazione garantire che la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata contribuisca allo sviluppo del territorio, in termini economici e di qualità della vita, di dignità e identità culturale, sì da affermare, con forza, il primato della legalità e, attraverso le Istituzioni, della giustizia sociale, a simbolico ristoro di quanto è stato sottratto alla società civile con violenza.

La valorizzazione dei Beni è, altresì, considerata strumento di prevenzione e di contrasto della criminalità, di sensibilizzazione ai valori della legalità, al fine di promuovere una società inclusiva all’insegna dello sviluppo sostenibile. Il contrasto alle organizzazioni e ai fenomeni criminali richiede un’azione congiunta che prevede il coinvolgimento e la cooperazione dei diversi soggetti delle Istituzioni e della Società civile.
Legalità e beni confiscati
Il Comune di Napoli, per il perseguimento di tale finalità, promuove la cultura della legalità impregnata dell'ideale di giustizia, valorizzata dall'etica della responsabilità; conforma, a tal fine, la propria azione amministrativa ai principi di uguaglianza, imparzialità, buon andamento, pubblicità e trasparenza, secondo i dettami della Carta costituzionale, quale emblema di difesa dei diritti della persona.  
I beni immobili confiscati, trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Napoli, sono utilizzati in conformità a quanto stabilito dall’art. 48 comma 3 lettera c) D.Lgs. n. 159/2011, secondo le destinazioni previste dalle vigenti Linee Guida per l'acquisizione e l’assegnazione dei beni confiscati alle mafie trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Napoli” approvate con Delibera di Giunta comunale N.238 del 2019 al fine della promozione della cultura della legalità, per creare comunità inclusive improntate allo sviluppo sostenibile.

I beni sono utilizzati come strumento di realizzazione di un progetto di riuso sociale avente ad oggetto diverse tematiche di intervento che si fondano sui valori dell’inclusione e dell’integrazione, al fine di tutelare i diritti della persona.
Particolare attenzione è posta alla rigenerazione urbana, allo sviluppo occupazionale, socioeconomico e culturale del territorio, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. Il percorso di valorizzazione è predisposto all’insegna della partecipazione democratica della cittadinanza e dello sviluppo sostenibile creando una rete di collaborazione tra istituzioni, soggetti del Terzo settore, cittadini, anche attraverso la sperimentazione di forme di coprogettazione e di monitoraggio civico.
Tavoli di Studio sono promossi con l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, la Regione, la Prefettura, Ufficio Territoriale di Governo di Napoli con il relativo specifico Nucleo di Supporto. Sono promosse forme di collaborazione e sinergie con Centri di Studi e ricerca, Università, Fondazioni, Istituti scolastici, Enti esterni, al fine di individuare percorsi condivisi volti a ottimizzare e accelerare il processo di valorizzazione, soprattutto, nel caso di beni riconosciuti di notevole interesse simbolico nel processo di riaffermazione della legalità. Sono, altresì, preferite azioni di coprogettazione, nelle forme di dibattici pubblici, concorsi di idee, laboratori di progettazione partecipata ai sensi della normativa del nuovo codice del Terzo settore.
Sono avviate azioni di sensibilizzazione della legalità e della cultura dell’etica anche attraverso eventi organizzati all’interno dei Beni confiscati quali esempi virtuosi di riuso sociale, al fine di sensibilizzare la società civile, in particolar modo le nuove generazioni, prevedendo adeguate forme di pubblicità.
 
 
 
 
 
 

Protocollo di legalità

Protocollo di legalità in materia di appalti stipulato in data 1 agosto 2007 tra il Prefetto di Napoli, il Presidente della Regione Campania, il Presidente della Provincia di Napoli, il Sindaco del Comune di Napoli, il Presidente della Camera di Commercio di Napoli e il Coordinatore dei Sindaci della Provincia di Napoli - ANCI Campania.
Il Comune di Napoli ha preso atto del Potocollo di Legalità con Delibera di Giunta comunale n. 3202 del 5 ottobre 2007.
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO