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Mostre e installazioni per "Napoli Contemporanea"
L’arte contemporanea torna protagonista a Napoli. Prende il via l’articolata programmazione “Napoli contemporanea” composta di mostre e installazioni
A curarla dal punto di vista critico, il consigliere del sindaco Vincenzo Trione. L’obiettivo è quello di rafforzare la vocazione al contemporaneo della città attraverso una serie di iniziative pensate appositamente per gli spazi pubblici e i siti museali.
Il programma è frutto del dialogo avviato con l’insieme dell’offerta museale cittadina esistente, ridefinendo e differenziando l’identità dei luoghi scelti. Numerose iniziative sono state concepite per abitare, sin da subito, i luoghi all’aperto e gli ambienti espositivi virtuali.
La stagione del contemporaneo ha l’obiettivo di alimentare un processo di riqualificazione urbana che vede il coinvolgimento di artisti di alto profilo, nazionali e internazionali, e di personalità appartenenti a differenti generazioni che operano nel territorio, chiamandole a intervenire in piazze, strade, chiostri, quartieri.
Il progetto nasce anche in collaborazione con le realtà attive in città, come l’Accademia di Belle Arti di Napoli e il Conservatorio di San Pietro a Majella.
Nell’ambito del progetto che raccoglie tutte le installazioni e le mostre negli spazi pubblici del centro storico, verranno inaugurati:
• un’installazione di Antonio Marras, dal titolo “Questi miei fantasmi”, realizzata al vico di San Pietro a Majella e alle Rampe del Salvatore, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Accademia di Belle Arti di Napoli e il Conservatorio di San Pietro a Majella.
• una versione originale, in scala monumentale, della Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto, una delle opere più iconiche dell’arte del Novecento, pensata appositamente per Piazza Municipio;
• un’installazione di Gaetano Pesce per la Rotonda Diaz in collaborazione con il Conservatorio di San Pietro a Majella.
Tra i principali siti museali inseriti nel programma, il PAN diventerà il primo Museo dell’immagine a livello internazionale: un centro espositivo in cui approfondire il ruolo delle immagini nel panorama artistico contemporaneo. Nelle sue sale si alterneranno mostre dedicate alla fotografia, alla digital art e alle nuove tecnologie, che porranno in relazione nuovi media con i linguaggi tradizionali dell’arte.
Durante il periodo di restauro del PAN, una partnership con il Meet - Digital Culture Center di Milano consentirà la realizzazione di una sperimentale Project Room in Metaverso destinata a diventare una sala permanente del museo.
Alla programmazione del PAN sarà affiancata quella della Casina Pompeiana, che si propone come la nuova casa della performatività contemporanea. Riprendendo l’originaria vocazione sperimentale, ci si propone di trasformare la Casina Pompeiana in un luogo nel quale ci si possa confrontare, anche attraverso modalità laboratoriali e pratiche collettive, con le ultime tendenze dell’arte contemporanea.
A inaugurare questo spazio sarà Ernesto Tatafiore, che interverrà con una sequenza di opere riprodotte sulle facciate della Casina Pompeiana.
Mostre e installazioni site-specific verranno progettate da artisti italiani e internazionali negli spazi della chiesa di San Severo al Pendino creando un significativo connubio tra l’unicità dell’architettura e l’intervento artistico.
A inaugurare lo spazio sarà una suggestiva opera di Claudio Parmiggiani ispirata alla memoria sacra del luogo.
Alcuni progetti speciali arricchiranno la programmazione
Maschio Angioino: verrà installata l’opera originale dell’artista Francesco Vezzoli, Lacrime di coccodrillo. Una scultura concepita come pezzo unico, ispirata dalla leggenda narrata da Benedetto Croce sul coccodrillo grazie al quale la Regina Giovanna II faceva sparire gli amanti sgraditi.
Colonnato della Basilica di San Francesco di Paola: verrà attivato il progetto di illuminazione del colonnato della Basilica di San Francesco di Paola a Piazza Plebiscito, firmato da Paolo Sorrentino e Daria D’Antonio, ideato in occasione della realizzazione del film, È stata la mano di Dio, nel 2021.
BIASIUCCI LAB - Campagna fotografica a cura di Antonio Biasiucci. A un gruppo di giovani fotografi napoletani, guidati da Antonio Biasiucci, verrà affidato il compito di restituire un ritratto della Napoli d’oggi attraverso una campagna fotografica.
BIASIUCCI LAB ha come oggetto le 10 municipalità di Napoli a cui è stata aggiunta una municipalità “ideale”, quella del mare. Le periferie, le zone centrali, il lavoro, i giovani, i costumi, la cultura sono i temi sui quali, per circa un anno, i fotografi si concentreranno, utilizzando ognuno il proprio linguaggio.
I progetti espositivi verranno accompagnati da una collana di volumi pubblicati dalla Casa Editrice Electa.